Regia: Ridley Scott
Cast: Sigourney Weaver, Tom Skerrit, Yaphet Kotto, Ian Holm, Veronica
Cartwright, Harry Dean Stanton, John Hurt
Produzione:
UK, USA
Anno: 1979
Durata: 126 minuti
L'equipaggio del Nostromo, un'astronave carica di carburante minerale in rotta verso la Terra, viene risvegliato dall'ibernazione in seguito ad un messaggio di soccorso ricevuto dal computer di bordo. Avendo l'obbligo di intervenire al messaggio, pena il mancato pagamento del salario, l'astronave atterra sul pianeta da cui proviene il messaggio. I membri dell'equipaggio Dallas, Kane e Lambert scendono sull'inospitale pianeta e rinvengono un grosso relitto alieno, all'interno del quale trovano una sterminata distesa di uova.
Capostipite di una delle saghe più amate sia dal pubblico che dalla
critica, Alien è il film che forgiò definitivamente il connubio tra
horror e fantascienza tipico degli anni '50, qui rielaborato da Ridley
Scott senza le ingenuità degli anni che furono e con un pessimismo senza
precedenti.
"Nello spazio nessuno può sentirti urlare" è la frase di lancio che
compariva sulle locandine e rende bene l'idea di cosa ci si aspetta
guardando il film: claustrofobia, angoscia, terrore profondo. Sono
proprio le sensazioni che il film riesce a trasmettere, con un percorso
lento, a volte forse un po' troppo, mantenendo però un crescendo
costante di tensione.
Il film è sostanzialmente diviso in due parti. Nella prima ci vengono
introdotti i protagonisti, cinque uomini, due donne e un gatto che
vengono risvegliati dal computer Mother a causa di un messaggio,
probabilmente di SOS, ricevuto da un pianeta vicino a loro. Si tratta di
una parte lenta, i cui tempi dilatati ci presentano l'astronave come
vera protagonista del film, un dedalo di corridoi cupi, rumorosi e
iper-tecnologici nei quali i membri dell'equipaggio cercano rifugio da
una creatura molto più potente di loro, ma anche da minacce interne di
cui ignoravano l'esistenza. Prigione è il termine giusto per definire il
Nostromo, che oltre ad essere un ambiente ostile definisce anche il
conflittuale rapporto tra uomo e macchina, argomento fortemente presente
nel film.
Una volta che la minaccia è salita a bordo, inizia la seconda parte e si
cambia registro. Se la prima parte era lenta e introduttiva, la seconda
è frenetica e angosciante con poche parole e tanta azione, fino
all'inevitabile duello finale.
La creatura (disegnata da H.R. Giger carica di allusioni sessuali) è
entrata di diritto tra i mostri più celebri della storia del cinema e
fece vincere al film l'Oscar per i migliori effetti speciali. Anche la
scenografia e la fotografia sono aspetti tecnici particolarmente curati
nel film di Scott, vedasi appunto l'inospitale pianeta alieno e
l'astronave stessa, avvolti da una tesa quanto irreale aura di
claustrofobia.
Lo sceneggiatore del film, Dan O'Bannon, è l'autore di soggetti
diventati capisaldi della fantascienza come Atto di forza, Space
Vampires e Dark Star ma i fan degli zombi lo ricorderanno come regista
del cult Il ritorno dei morti viventi.
Numerose le scene d'antologia, tra cui Tom Skerrit (Dallas) alla ricerca
del mostro nei condotti di ventilazione e lo scontro finale, carico di
tensione tra allucinanti giochi di luce magistralmente ripresi dalla
telecamera a spalla in cui viene anche consolidato il personaggio di
Ripley, eroina androgina che sarà oggetto di innumerevoli tentativi di
imitazione.
Il film ha avuto tre sequel di altrettanti importanti registi: Aliens
scontro finale (James Cameron), Alien 3 (David Fincher), Alien la
clonazione (Jean-Pierre Jeunet) e due sottospecie di spin off, Alien vs
Predator e Alien vs Predator 2 del tutto dimenticabili.
E' in arrivo anche il prequel, Prometheus, di nuovo con Scott dietro la
macchina da presa.
Voto: 8,5
(Andrea Costantini)