Tamara - Toccata dal fuoco

Regia: Jeremy Haft
Cast: Jenna Dewan, Katie Stuart, Chad Faust, Bryan Clark
Produzione: Canada
Anno: 2005
Durata: 98 minuti

TRAMA

Tamara è una liceale timida, appassionata di magia costantemente sottomessa ai compagni di classe. I suoi perfidi amici, volendosi vendicare di un articolo diffamatorio che lei ha scritto sul giornale della scuola, le organizzano uno scherzo crudele.
Naturalmente tutto finirà nel sangue. Ma la ragazza, avendo lanciato un incantesimo d’amore malriuscito pochi giorni prima sul suo professore di inglese del quale è da sempre innamorata, ritorna dalla morte assetata di vendetta.

RECENSIONE

Se dovessimo giudicare un film dalla locandina, Tamara sarebbe ciò che tutti i maschietti amanti dell’horror più trash sognano: una gnocca con una minigonna vertiginosa che stringe tra le mani un’ascia e ci osserva con uno sguardo che è un mix tra il sensuale e il minaccioso. Sesso e sangue, un piatto appetitoso per il degustatore di orrori.
Fantastico, dici a te stesso, mentre ti rigiri tra le mani l’invitante custodia del dvd, stasera mi guardo un bell’horror. Arrivi a casa tutto contento, togli la pellicola trasparente che ricopre il dvd, inserisci il disco nel lettore e iniziano i problemi.
Per la prima mezzora assistiamo ad una pallida scopiazzatura di "Carrie lo sguardo di Satana" in cui una poco credibile ragazza sfigata subisce i tormenti psicologici dei compagni di classe che serbano rancore a causa dell’articolo. E fin qui, se lasciamo perdere il festival delle banalità che chiamano sceneggiatura e la stomachevole recitazione di tutti i protagonisti, si sta anche al gioco. Anzi, il regista ci prova, cerca virtuosismi stilistici, inserisce addirittura un semplice piano sequenza e vorticose riprese che dovrebbero destabilizzare lo spettatore. Quindi nella prima parte diciamo che ci prova a fare un buon horror. Non ci riesce, però la buona volontà c’è.
Poi basta. Il film si trasforma in uno slasher-movie privo di mordente della serie "morirete tutti uno ad uno nei modi più indicibili" senza un minimo di tensione. Le situazioni imbarazzanti e confusionarie si susseguono, personaggi che si trovano in posti senza sapere come ci siano arrivati, dettagli assurdi privi di logica (una friggitrice accesa in un ospedale in piena notte, giusto per citarne uno) fino ad arrivare ad un finale aperto del quale non se ne sentiva il bisogno. L’unica nota non del tutto negativa che troveranno i fan (a parte l’appariscente Jenna Dewan) è la cospicua quantità di sangue versato, in particolare nella scena del suicidio davanti alle telecamere. Raccapricciante come idea ma realizzata grossolanamente, come tutto il resto degli effetti.
Concludo la recensione lasciandovi un consiglio: se vedete questo film sugli scaffali del vostro negozio di fiducia, compratelo, buttate via il disco e guardatevi la custodia!
Voto: 4
(Andrea Costantini)