Regia: Adam Mason
Cast: Andrew Howard, Tess Panzer, Ian Duncan, Sarah Essex
Anno: 2009
Nazione: Usa
Durata: 104 minuti
Clark e sua moglie Summer sono in viaggio per raggiungere la famiglia di lei. I due sono sposati da poco e Summer aspetta un bambino. Durante il viaggio avvistano un autostoppista che poi incontreranno anche nel motel in cui si fermano per la notte. Quando la loro macchina ha un incidente i due si trovano da soli nel deserto con Joseph, l'autostoppista il quale si offre di aiutarli.
Clark e Summer sono in viaggio nel deserto. Come milioni di persone
prima di loro incontrano un autostoppista. Ma essendo persone caute,
anzicchè dargli un passaggio e rischiare di finire male, come altri
protagonisti di film horror, si limitano a farlo arrabbiare e se ne
vanno via. Proprio come qualche migliaio di persone ha sicuramente già
fatto in altre storie prima di questa.
Inoltre Clark è un tipo preciso e quindi si stupisce non poco quando, il
giorno dopo essersi fermati nello stesso motel del misterioso
autostoppista, gli scoppia un pneumatico e lui non riesce più a trovare
la ruota di scorta che è sicuro di aver caricato in macchina alla
partenza. Ma essendo anche un uomo fiducioso si mette in cammino nella
speranza di raggiungere la località più vicina, un piccolo centro
chiamato Blood River, decisamente non male come nome per un posto nel
mezzo del deserto.
Sua moglie è incinta e pertanto un bel po' ansiosa e preoccupata circa
le conseguenze dell'incidente, e la possibilità che ci sia un ospedale a
portata di mano le pare sempre più remota a mano a mano che giunge in
vista del paesino. Ma fortunatamente dopo qualche momento di
considerevole ansia alla scoperta che si tratta di un villaggio
fantasma, i due avvistano qualcuno che si avvicina dalla strada.
Ovviamente si tratta del famoso autostoppista. Il quale si rivela essere
una persona gentilissima, anche se un tantino svitato dal punto di vista
della passione per le citazioni bibliche. Clark lo prega di mentire a
Summer circa le reali possibilità di riuscire ad andarsene alla svelta
da quel posto, ma lui è uno di sani principi e va subito da lei a dirle
che il suo uomo la tratta da imbecille. A questo punto lo spettatore ha
già abbondantemente intuito dove la storia andrà a parare ma, mente si
adagia sulla poltrona pregustando la prevista opera di macelleria che
sembra occhieggiare dal plot, ecco che qualcosa cambia. Lo straniero, il
cui nome è Joseph, oltre a chiacchierare a vanvera delle regole d'oro
per una moderna redenzione, si rivela anche in grado di fare cose. Cose
che normalmente un uomo non fa. Come far materializzare di colpo
l'oggetto della colpa di Clark. Sì, perché Clark non è la brava persona
che sembra. Anzi. E Summer si trova di fronte a un grosso bivio.
Lo spettatore smaliziato da anni film horror potrà certo intuire
l'epilogo di un film in sé non particolarmente originale. Ma quello che
induce a prestare attenzione all'ennesima variazione sul tema
dell'autostoppista scoppiato, è in primo luogo la buona interpretazione
di Andrew Howard il quale inventa da capo il personaggio e, con calma
misurata, lo combina efficacemente con l'ultima variazione sul tema
degli Angeli del Signore.
La regia, senz'altro la migliore di Adam Mason, è complessivamente
equilibrata, ben congegnata e infine ambigua quanto basta per sostenere
entrambe le possibilità fino alla fine. Anzi fino a pochissimi minuti
dalla fine. Dove finalmente lo spettatore potrà capire se Joseph è uno
psicopatico a caccia nel deserto, oppure un aiutante sul campo del Dio
irato del Vecchio Testamento.
Ovviamente entrambe le possibilità sono presenti in ogni passaggio
dell'accurata sceneggiatura e, seppure alla fine una sola sarà la
verità, lo spettatore potrà agevolmente godersi il viaggio in bilico tra
due follie come se si trattasse di un doppio film. Da un parte c'è uno
psicopatico che ammazza la gente nel deserto, e dall'altra un Angelo del
Signore che la punisce. Inutile dire che in entrambi i casi c'è poco da
stare allegri.
Voto: 6
(Anna Maria Pelella)