Titolo originale: Daybreakers
Regia: Michael e Peter Spierig
Cast: Ethan Hawke, Willem Dafoe, Sam Neill, Isabel Lucas, Claudia Karvan,
Jay Laga'aia, Vince Colosimo
Nazione: Usa, Australia
Anno: 2009
Durata: 98 minuti
Nel 2019 un virus ha trasformato la maggior parte della popolazione in vampiri. I pochi umani superstiti sono oggetto di una caccia spietata. Alcune multinazionali finanziano ricerche sul sangue sintetico, e qualche governo sta improntando politiche di approvvigionamento ai limiti della legalità. Uno scienziato vampiro, Edward Dalton sta cercando un surrogato del sangue e nel frattempo si imbatte in una piccola comunità umana che sostiene di avere una cura per il vampirismo.
Nel 2019, praticamente dietro l'angolo, i vampiri sono la razza
dominante. E come tale sono anche un tantino arroganti. Roba da far
venire l'ulcera a Karl Marx. Ma tant'è, i vampiri sono la maggioranza e
gli umani solo un simpatico aperitivo. Ce ne sono pochi e si cacciano
come noi adesso facciamo con le balene. Chi può farlo continua a
mangiarle, e tutti gli altri urlano allo sterminio. Uno scienziato
vampiro buono sta cercando un modo di risolvere il problema, pensando
giustamente che bersi l'ultimo umano e poi pensarci sopra sia un tantino
autodistruttivo. Tanto più che ci sono dei vampiri cattivi in giro che
diventano anche piuttosto spiacevoli se gli si nega il sangue.
Interessante, vero? Il futuro prossimo sembra un pochino meglio
dell'apocalisse nucleare minacciata solo fino a pochi anni fa. E un
tantino peggio di quello immaginato da Philip K. Dick.
Per fortuna i vampiri di questa release non hanno nulla in comune con
quelli fighetti di "Twilight" o con i campagnoli di "True Blood". Questi
sono scienziati, potenti capi di multinazionali e soldati. Nessuno che
si innamori di donne umane dai grandi occhioni sperduti. E neanche
effemminati abitatori della New Orleans prima del passaggio dell'uragano
Katrina.
L'unico umano in grado di dare una risposta al virus in termini
scientifici, Lionel "Elvis" Cormac, si è arroccato in un bunker insieme
ai suoi e là sperimenta la sua cura.
Edward farà da cavia e creerà una nuova piccola epidemia, sfuggendo al
controllo del suo corrotto capo, un inquietante Sam Neill, che
progressivamente perde la calma e la compostezza per finire preda di uno
di quei cambiamenti/imbarbarimenti di cui solo i capi delle
multinazionali sanno dare prova.
I fratelli Spierig, già registi del piccolo cult "Undead", usano tutto
l'armamentario classico del vampiro immaginando un aggiornamento che
convince solo in parte. Le multinazionali e i loro capi spietati vengono
di certo dalle ultime notizie del giornale, ma i vampiri buoni che
combattono l'imbarbarimento della specie sembrano un po' troppo sbiaditi
per essere credibili. Diretti concorrenti dei vampiri per adolescenti
tanto in voga al momento, lasciano lo spettatore piuttosto freddo di
fronte alla prospettiva di una loro probabile estinzione. Mentre quelli
che hanno già ceduto al lato oscuro sembrano solo un po' più pipistrelli
del solo vero ultimo "Dracula", quello di Coppola.
La regia lenta sfiora a più riprese l'effetto soporifero, mentre la
fotografia e l'uso delle scenografie che vorrebbero suggerire un futuro
piovoso e senza speranza, inducono soltanto l'ennesima domanda circa
l'immagine del destino meteorologico del pianeta.
La recitazione fredda di Ethan Hawke si addice al gelo classico dello
scienziato, che per di più in questo caso è anche un vampiro, mentre la
cattiveria di Sam Neill sembra ormai un dato genetico, talmente
appiccicato alla figura del modesto caratterista, da indurre lo
spettatore a sospettarne l'autenticità.
Willem "chiamami Elvis" Dafoe invece sfoggia la sua famosa
intepretazione sopra le righe la quale, sfortunatamente, è ormai lontana
dai suoi giorni migliori stimolati dalle mani amorevoli del grande Lynch.
Il tutto ha la disturbante apparenza di un prodotto incompiuto. Come se
si fosse stati indecisi fino alla fine sul tipo di messaggio da
sottintendere. Ma forse non c'è nessun messaggio da cercare, e noi siamo
semplicemente le vacche da mungere delle multinazionali. Inquietante,
vero?
Voto: 5,5
(Anna Maria Pelella)