Regia: Oren Peli
Cast: Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Fredrichs, Amber
Armstrong, Ashley Palmer
Nazione: Usa
Anno: 2007
Durata: 99 minuti
Katie e Micah decidono di installare una videocamera nella loro stanza da letto dopo aver appurato che durante la notte qualcosa sposta oggetti e produce rumori. Dopo un po' consultano un esperto che li avverte che si tratta di un demone che probabilmente infesta direttamente Katie. La situazione precipiterà piuttosto lentamente e molto di quel che viene inizialmente promesso non verrà mantenuto.
Katie e Micah sono una coppia che sente qualcosa di strano in casa. Lui
decide di procurarsi una videocamera e piazzarla nella stanza da letto
durante la notte per riprendere quel che accade. Ovvio che la maggior
parte delle volte non accadrà nulla, ma che un paio di momenti in cui
una porta si apre nel mezzo della notte, o Katie passa qualche ora in
piedi in stato di sonnambulismo, convincono lui del fatto che occorre
girare per casa con sottobraccio la videocamera per cogliere tutte le
probabili manifestazioni paranormali.
In verità di paranormale qui sembra esserci solo la pazienza di lei che
si lascia riprendere tutto il tempo in calzoncini mentre si lava i
denti. Per il resto del tempo la tensione è completamente assente e noi
assistiamo, non senza una buona dose di noia, allo svolgersi delle
normali attività casalinghe di due americani ossessionati dai rumori. La
spinta voyeristica che potrebbe animare qualche volenteroso spettatore
affoga presto nella noia delle ripetizioni e nella nausea da
maneggiamento maldestro di videocamera. Inoltre lui comincia a sembrare
davvero un neoregista ossessionato dalla sua prima attrice, e lei appare
sempre più sull'orlo di una crisi di nervi.
La tavoletta Ouija, gli specialisti e le ricerche in rete non
miglioreranno nè la situazione dei due, nè sveglieranno lo spettatore
addormentato. Le impronte dell'entità rilevate sul pianerottolo
indurranno alla fine lo spettatore a convincersi che, seppure i due non
sono del tutto pazzi, il fatto che accada qualcosa non implica
necessariamente che a noi debba davvero interessare come finirà.
Sarebbe da considerare divertente il numero spropositato di film ripresi
con camera a mano, se non fosse che la maggior parte vengono realizzati
da registi che risultano incapaci anche di girare un video delle
vacanze. Questo "Paranormal activity" ha in sè l'insulsaggine
dell'inutilità e contemporaneamente la presunzione dell'originalità.
Strombazzato a più riprese come erede del sopravvalutato "Blair Witch
Project", che almeno vantava un'imponente campagna pubblicitaria causa
prima del suo successo e un'ambientazione decisamente più suggestiva,
questa mera copia senza nessuna tensione sfrutta la scia pubblicitaria
dei film a basso costo finto/amatoriale per imbrogliare lo spettatore e
regalargli un'ora e mezza di sbadigli.
In realtà si tratta di un prodotto dozzinale, girato senza nessun estro
e con la presunzione di aver qualcosa da dire su argomenti
abbondantemente sviscerati da altri prima di lui, in ogni caso meglio e
senza neanche la sponsorizzazione di Spielberg che affligge quest'ultimo
presupposto film horror.
Girato due anni fa con un budget irrisorio, il film vanta tre diversi
finali, uno dei quali in totale fuori campo, e un altro leggermente meno
irritante, ma comunque piuttosto insulso.
La recitazione annoiata e leggermente enfatica dei protagonisti accentua
il senso di noia che affligge lo spettatore quasi subito. Mentre la
regia inconsistente e la tensione totalmente assente completano il
quadro di una grossa presa per i fondelli di chi, nostalgicamente
attirato dal ricordo di film meglio riusciti di questo, subirà la
delusione che sempre più spesso accompagna i fan di un genere ucciso a
colpi di noia da produttori affamati e da registi senza talento.
Voto: 4
(Anna Maria Pelella)