Titolo originale:
Inglourious basterds
Regia: Quentin Tarantino
Cast: Brad Pitt, Samuel L. Jackson, Diane Kruger, Eli Roth, Mike Myers,
B.J. Novak, Cloris Leachman, Julie Dreyfus, Mélanie Laurent, Christoph Waltz, Daniel
Brühl, Samm Levine, Til Schweiger
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Durata: 148 minuti
C'era una volta, nella Francia occupata dai Nazisti, una ragazza di nome Shoshanna Dreyfuss (Melanie Laurent) che sopravvive allo sterminio della propria famiglia per mano dello colonnello delle SS Hans Landa (Christoph Waltz) soprannominato "il cacciatore di ebrei" per la sua grande abilità nello scovare i "ratti" nascosti nelle campagne francesi. La ragazza riesce miracolosamente a sfuggire alla strage e si rifugia a Parigi dove, assumendo una nuova identità, diventa proprietaria di una sala di proiezione cinematografica. Contemporaneamente, da qualche parte in Europa, il tenente Aldo Raine (Brad Pitt) mette insieme una squadra di soldati ebrei, conosciuti da tutti come i Bastardi, con lo scopo unico di eliminare più nazisti possibile e collezionare i loro scalpi come trofeo. Sia Shoshanna che i Bastardi si troveranno a cooperare involontariamente ad un maestoso attentato ai danni delle più alte cariche del nazismo.
Erano anni che Tarantino parlava di questo suo progetto, ispirato al film "Quel
maledetto treno blindato" di Enzo G. Castellari, cult movie per il regista da sempre
appassionato ai B-movie italiani e agli spaghetti western. Non per questo siamo di fronte
soltanto ad un film-omaggio al genere sopracitato anzi, Tarantino scrive e dirige una
splendida pellicola (piena di citazioni, la maggior parte incomprensibili ai non cultori
del genere) con un complesso intreccio di storie fatte di personaggi straordinari
destinati ad entrare nella storia: Hans Landa, interpretato da un magnifico Christoph
Waltz (premiato a Cannes per la migliore interpretazione maschile) con i suoi lunghissimi
interrogatori dai quali non vi è via di scampo, Brad Pitt nel ruolo del tenente Raine con
mascellone e baffetti crudeli (omaggio evidente a don Vito Corleone) assetato di sangue
nazista e autore di indelebili svastiche, Melanie-Shoshanna-Laurent con il suo volto
carico di odio mentre descrive la sua vendetta tra le fiamme in una scena di una bellezza
artistica indescrivibile.
A partire dal lunghissimo prologo capiamo che il film che stiamo vedendo è Tarantino al
cento per cento ma con qualcosa in più rispetto ai suoi film precedenti. Questo qualcosa
in più è la crescente tensione che si sviluppa esponenzialmente nell'arco delle due ore
e mezza di durata. Giusto per fare un esempio, la scena della taverna raggiunge livelli di
tensione altissimi nella quale nemmeno le mosche nel cinema si azzardavano a volare.
Fino ad arrivare alla parte clou del film, ovvero l'attentato vero e proprio, la sequenza
del cinema nella quale Tarantino si prendere la libertà di modificare la Storia a suo
piacimento mentre le immagini violentano lo spettatore con uno stile artistico senza
precedenti.
"Bastardi senza gloria" è un film di guerra carico di violenza e rabbia, è un
film sull'amore del regista per il cinema stesso con i suoi omaggi e le sue citazioni, è
un film sul dolore della perdita dei propri cari e della conseguente e inevitabile
vendetta, è un film sulla follia e sul fanatismo del nazismo, è un film che tutti,
appassionati di cinema e non, dovrebbero vedere. Ci si diverte, ci si commuove, si prova
ribrezzo per le numerose scene di violenza e ci si immedesima nei personaggi, vivendo con
loro la tensione delle situazioni. Ma soprattutto si assiste ad una grandiosa
dimostrazione che il cinema americano non è morto ma ha ancora molto da raccontare.
E non mi venite a dire che non avete provato un brivido di emozione autentica
nell'ultimissima, illuminante scena in cui Aldo Raine compie "il suo
capolavoro". E impossibile.
Voto: 10
(Andrea Costantini)