Titolo italiano: Il corpo di
Jennifer
Regia: Karyn Kusama
Cast: Megan Fox, Amanda Seyfried, Johnny Simmons, Adam Brody, J.K.
Simmons, Amy Sedaris, Chris Pratt, Juno Ruddell, Kyle Gallner, Nicole Leduc, Carrie
Genzel, Josh Emerson
Anno: 2009
Nazione: Usa
Durata: 102 minuti
Jennifer è una bellissima cheerleader, Needy la sua migliore amica dalla popolarità
piuttosto scarsa. Le due si recano a un concerto in un locale in città, durante il quale
scoppia un incendio. Jennifer viene portata via dalla band e durante la notte si presenta
a casa di Needy coperta di sangue.
La ragazza si rende immediatamente conto del fatto che qualcosa è andato storto e che
Jennifer non è più la stessa persona. Ma la sua nuova consapevolezza la pone di fronte
ad un grosso dilemma.
C'è un solo modo per andare fino in fondo a questo film: puntare alla parte meglio girata
e più interessante dell'intero plot, i titoli di coda.
Intanto segnalano la fine della storia, e con essa del tormento dei neuroni dello
spettatore, e inoltre l'effetto catartico che sprigionano è di quelli che motiva
abbondantemente il tempo speso a guardare un teen movie abbastanza datato e poco
avvincente.
Megan Fox è un'improbabile cheerleader, molto bellla, corteggiata e inspiegabilmente
vergine. Particolare questo di importanza capitale per l'altrettanto improbabile seguito
della storia.
La sua amica del cuore Needy ha invece un ragazzo che si secca un pochino del fatto che
l'attraente Jennifer le chieda di accompagnarla a rimorchiare il cantante di un gruppo
rock locale.
La serata ovviamente sarà un disastro, e il coniglietto impaurito che in realtà abita il
corpo di Jennifer lascia misteriosamente il posto a una pericolosa e famelica belva.
Il resto è puro slasher anni settanta. Con tanto di corpulenti giocatori fagocitati
letteralmente dalla libidine e dalla sensualissima bocca di Jennifer. Il suo corpo,
oggetto di fantasie più che naturali, diviene ricettacolo dell'altrettanto naturale paura
del femminile che viene abbondantemente mascherato da comportamenti predatori. Il tutto si
capovolge, come nella fantasie più sfrenate di ogni teenager che si rispetti, e
trattandosi di un film americano, invece del solito travaglio interiore tipico
dell'adolescenza che abbonda nella vecchia Europa, avremo una catartica orgia, se non di
sesso, almeno di sangue.
Inutile invocare la simbolica dei riti di passaggio adolescenziali, e la trita storia del
ballo di fine anno distrutto dalla parte oscura del cuore giovanile americano. Un cuore
che, da troppo tempo ormai, coltiva omicidi e macellamenti in apparente ribellione ad una
società che queste cose usa esportarle. La povera Jennifer sembra dapprima una
decerebrata vittima dell'ingordigia maschile e della volontà universale di fama e potere,
e poi un prodotto assai pericoloso della commistione tra i due. Il tenebroso Nik è il
sinistro catalizzatore prima degli ormoni della piccola Jennifer, e poi del lato oscuro
che finisce per prevalere sul normale andamento di queste cose.
Il sesso, ormai si sa, da anni è usato come parafrasi dell'individuazione e della
crescita, che sempre segna una separazione dalla famiglia di origine, solitamente
costituita da persone che soffrono un po' a veder crescere i pargoli, e li assillano con
divieti e paure, al solo scopo di tenerli ancora un po' al sicuro tra le pareti di casa.
Ma qua siamo in presenza di uno strappo, segno e simbolo della mancata volontà di
crescita e individuazione, che finisce per affogare il tutto nell'elemento fusionale per
eccellenza: il sangue.
Il racconto si svolge piuttosto prevedibilmente tra omicidi, sparizioni e inseguimenti, e
solo il summenzionato finale, catartico e ben fotografato, salva dall'assoluto e meritato
oblio una pellicola tra le tante, il cui solo eventuale merito può essere quello di aver
mostrato una bella ragazza che fa a pezzi tutti quelli che mirano soltanto al suo corpo.
Voto: 5
(Anna Maria Pelella)