Regia: Ron Howard
Cast: Tom Hanks, Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård, David
Pasquesi, Cosimo Fusco, Allen Dula, Pierfrancesco Favino, Carmen
Sceneggiatura: David Koepp, Akiva Goldsman
Produzione: USA
Anno: 2009
Durata: 138 minuti
Dopo limprovvisa e sofferta morte del papa, poco prima che inizi il Conclave, i quattro Preferiti al ruolo di successore vengono misteriosamente rapiti. Il sequestratore, attraverso una frase ambigua ed enigmatica, annuncia che ne ucciderà uno ogni ora. Toccherà al simbolista Robert Langdon, aiutato dalla scienziata Vittoria e dal Camerlengo Patrick, risolvere il rebus e sventare la minaccia terroristica che incombe sul Vaticano e su Roma.
Seconda, inevitabile trasposizione della crociata anticattolica del furbo Dan Brown, e
seconda, inevitabile pellicola zeppa di alti, bassi e facili tentazioni commerciali. Come
per il precedente "Il codice Da Vinci", Ron Howard si limita a seguire piuttosto
fedelmente il romanzo omonimo, ricalcandone i banali e sorvolabili escamotage
thrilleristici, a fronte di un tesissimo giocattolo che trabocca angoscia e pura
adrenalina.
"Angeli e Demoni" impatta, sin dai primi secondi, in un collage di personaggi
sterotipati e poco accattivanti (Langdon e la sua noiosa sicurezza, il camerlengo e la sua
infinita bontà, Vittoria e la sua decisa fermezza, giusto per indicare il trittico di
maggior importanza), appiccicati a dialoghi e gesti ampiamente prevedibili, che
sorprendono o incuriosiscono poco o nulla.
Già si prevede il peggio, temendo di precipitare in un un lungo cunicolo irto di
banalità e scempiaggini narrative, facili colpi di scena, macchinazioni secolari e happy
end colmi di sorrisi ebeti.
Tuttavia, superati i soporiferi sfoggi di cultura e intelligenza dei cervelloni
protagonisti, "Angeli e Demoni" si trasforma in un riuscito gorgo di
inseguimenti e omicidi che riescono anche a meravigliare per rapidità desecuzione,
travolgente, e per inaspettata brutalità.
Topi che pasteggiano con cadaveri, sangue che spruzza da petti marchiati a fuoco e roghi
crudeli e asfissianti (sequenza, questa, magistrale per gestione del ritmo e atmosfera
lugubre) sono il giusto premio per scene action dallalto tasso adrenalinico, alle
quali è impossibile sottrarsi.
Ma tolta questa angosciante trappola respiratoria, "Angeli e Demoni" si adagia
su noiosi schemi thriller e complottistici, che diventano potenti sonniferi per chiunque
conosca la penna di Dan Brown e i relativi meccanismi narrativi. Non sarà quindi
difficile penetrare nelle menti dei protagonisti e scoprire chi si celi dietro alla grande
congiura, in tutta la sua esagerata e magniloquente improbabilità.
Zero sorprese e zero inventiva anche questa volta, quindi, e si tratta di fattori che,
sprovvisti delle comunque interessanti teoria che hanno reso famoso "Il codice Da
Vinci", lasciano poche soddisfazioni allo spettatore. Tolto quanto citato poco prima,
troveremo un personaggio ambiguo e inaspettatamente ben realizzato come il comandante
Richter e un po di pura goduria visiva (il viaggio in elicottero del camerlengo),
poco altro. Ed è davvero poco per sopravvivere e stare a galla in un mare di improvvisi
cali qualitativi, in alcuni momenti addirittura imbarazzanti (i tumulti tra cattolici e
progressisti).
Si poteva troncare il film allaltezza dei due terzi, mutilandolo della lunghissima
precisazione conclusiva e imprigionandolo in una trama sì ordinaria, ma dal grande
impatto adrenalinico.
Quanto meno, viene risparmiata la scopata finale, classica eleganza di un certo genere
letteralcinematografico, e di questo, per fortuna, siamo grati a Ron Howard.
Voto: 6
(Simone Corà)