Regia: Johnny Kevorkian
Cast: Harry Treadaway, Greg Wise, Alex Jennings, Finlay Robertson, Nikki
Amuka-Bird, Ros Leeming, Bronson Webb, Bronson Webb, Lewis Lemperuer Palmer, Jefferson
Hall, Tyler Anthony, James Cook, T'Nia Miller, Benedict Martin, Daniel Tatarsky
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2008
Durata: 96 minuti
Matthew Ryan cerca di rimettere insieme il suo rapporto col padre dopo la scomparsa di suo fratello Tom. Ma le cose sono molto più difficili di quanto lui immagini, dal momento che suo padre lo ritiene responsabile dei fatti accaduti a Tom. Inoltre a Matthew sembra di sentirne la voce di tanto in tanto.
Immaginate la periferia industriale di Londra. Già di per sè un luogo triste e
deprimente. I grossi palazzi incombono sotto un cielo talmente grigio da sembrare dipinto.
Poi c'è un ragazzo il cui fratello di otto anni è scomparso senza lasciare tracce. Una
ragazza con un padre violento, e un certo numero di ragazzini aggressivi che girano
organizzati in bande, terrorizzando i più piccoli.
Di che angosciarsi anche senza sentire le voci dei morti. Ma Matt non solo sente la voce
di suo fratello Tom, scomparso dal parco giochi in cui si era rifugiato mentre suo
fratello dava una festa, ma vede anche persone che non dovrebbero esserci. Sì, lui vede
la gente morta.
Una medium cerca di aiutarlo, e una ragazza, che abita di fianco a lui gli sta vicino, ed
è la sola a non pensare che lui sia impazzito. E su questo filo sottile si gioca l'intera
storia. Ma proprio quando tutti si saranno convinti che Matt è uno psicotico, sparisce
una ragazza, sorella di un suo amico. A quel punto Matt decide di seguire le sue visioni e
scopre una realtà molto peggiore di qualsiasi fantasia.
Omaggio dichiarato al "Sesto senso", "The disappeared" è in realtà
molto più complesso del suo modello. Il regista, presente alla proiezione, ha dichiarato
di aver voluto girare un horror quotidiano, realistico. Infatti per la quasi totalità
della pellicola tutto quello che vedremo sarà un ragazzo che perde progressivamente la
ragione, in un mondo ostile fatto di persone insensibili. La scomparsa di suo fratello e
l'ambiente freddo e dolorosamente impietoso, fanno da detonatore a tutte le angosce
nascoste nella sua mente. La sua sola compagnia è costituita da persone che lui non
dovrebbe nemmeno poter vedere, dal momento che alcune sono morte anni prima. E di altre
nessuno sa nulla da tempo. Inoltre il posto in cui vive si riempie di ombre a mano a mano
che lui aggiunge un tassello alla sua ricerca. Suo fratello non è morto, lui ne sente la
voce, e lo sogna in un luogo buio e freddo, coperto di terra.
Girato con uno stile accurato "The disappeared" è composto di due parti. Nella
prima c'è la storia di un ragazzo disturbato in una periferia industriale degradata.
Nella seconda, quando la realtà si sfilaccia e i colori perdono i loro contorni, sullo
sfondo compare un'altra storia: quella di un fantasma che si nutre di vite umane. Vite
giovani. Il cui orribile destino è di sparire senza lasciare tracce. E i cui resti
saranno alla fine trovati solo per caso. In un luogo buio, che Matt sogna già dalla prima
notte in cui è tornato a casa. La notte in cui smette coi farmaci. E sente la voce di
Tom.
Il regista Johnny Kevorkian ha dichiarato di avere come riferimento l'horror tradizionale,
quello britannico classico basato esclusivamente sugli spifferi e sulle ombre. Nessuna
esplosione gratuita di sangue o violenza, ma un unico progressivo, lento, degenerare, che
si conclude nella sola maniera immaginabile per un horror: la morte.
Il plot è avvincente, e il tocco finale, che motiva il tutto senza stravolgere la
percezione dello spettatore, rende solo leggermente più nera, una storia di quotidiana
alienazione. Kevorkian ha ripetuto a più riprese che la realtà nel suo paese, al
momento, è piena di storie di violenza da parte di adolescenti. Di bande che terrorizzano
i più piccoli, e di situazioni di degrado urbano da fare spavento. Motivo per cui il suo
è un horror realistico. Nessun simbolismo è presente nel suo lavoro. Solo chiara
esposizione di una realtà dura e di difficile vivibilità. I colori sono soltanto
infinite variazioni del grigio. L'unico momento in cui vedremo del colore sarà nei
flashback di un passato, talmente lontano da sembrare un sogno. E il futuro è così
grigio da sfociare in un nero i cui contorni svaniscono al progressivo avanzare della
realtà che tutto fagocita, e in cui non c'è posto per nessuno che non abbia avuto la
forza di sopravvivere da solo alle disgrazie di una vita spezzata dalla sfortuna.
Voto: 7
(Anna Maria Pelella)