Regia: Catherine Hardwiche
Cast: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Billy Burke,
Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Nikki Reed, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan
Lutz, Cam Gigandet, Edi Gathegi, Rachelle Lefevre, Anna Kendrick, Christian Serratos,
Gregory Tyree Boyce
Soggetto: dal romanzo di Stephanie Meyer
Sceneggiatura: Melissa Rosenberg
Fotografia: Elliot Davis
Montaggio: Nancy Richardson
Scenografia: Christopher Brown
Costumi: Wendy Chuck
Produzione: USA
Anno: 2008
Durata: 120 minuti
Bella Swan, giovane deliziosa e cerea 17enne, è costretta, causa la vita sregolata e un
po hippie della madre, a trasferirsi nella città e nella casa paterna per ritrovare
la grigia e piovosa Forks. Bella, tra vecchie e nuove amicizie, pare pronta insomma a
iniziare daccapo la routine adolescenziale, eppure, oltre il grigiore della monotonia
scolastica tutto non è ciò che sembra. Fatidico e fatale lincontro con il bel e
ancor più pallido Edward Cullen, compagno di classe proveniente da una delle famiglie
più strane del luogo. Sono in molti a mettere Bella in guardia da lui, specie
Jacob Black, vecchio amico d'infanzia di Bella e membro della tribù dei Quileute, antica
famiglia di indiani dAmerica che sui Cullen pare conoscere una strana leggenda che
narra di antiche rivalità.
Questo ed altri fatti, oltre lo strano magnetismo che nasce tra Bella ed Edward, spingono
i due in una spirale attrattiva che li porterà immancabilmente, dopo sguardi e mezze
parole, a coltivare il fuoco dellamore. Lattrazione violenta che li coinvolge
ha per Edward ragioni che affondano nella sua vera natura, è limpulso irrefrenabile
a nutrirsi del suo sangue, impulso vinto dal sentimento. Lo stesso non si potrà invece
dire per James, altro vampiro, che per avere Bella giungerà al fatidico scontro finale.
Sicuramente l'ennesima e scontata mossa commerciale delle Major che altro non aspettano
che tramutare un giovane successo letterario in film. E d'altra parte come dargli torto
vista la penuria di sceneggiature degne di questo nome. Ecco quindi la trasposizione su
pellicola di uno dei romanzi dark più in voga del momento. Tuttavia ci saremmo aspettati
di più, paradossalmente, proprio dal punto di vista narrativo. Qui il vampiro smette
infatti i panni del mostro per assumere le sembianze neo-romantiche di una sorta di
pseudo-angelo. Il male, laicizzato e reso banale da questo nuovo scivolone intellettuale
americano, è mondato dei suoi peccati, quasi redento. Delle sue antiche vestigia non
resta che un pallido alter-ego, lantagonista, quasi come una sorta di Io antico e
puro, malvagio fino al midollo, con il quale il nostro vampiro-teenager dovrà lottare.
Stilisticamente viene meno la dicotomia luce-bene, buio-male, crolla lessere
archetipico dai due volti, uno splendido e laltro mostruoso, e delle copertine dark
della Meyer resta poco, forse nulla. Gli stereotipi adolescenziali americani la fanno da
padroni sfiorando a volte quasi il ridicolo; il film tutto pare appiattirsi su uno sfondo
grigio e piovoso più adatto ai testi di un'Agatha Christie. Piattezza resa anche nella
fotografia e nel totale, opprimente, viraggio blu-grigiastro che non trova ragione né dal
punto di vista espressivo, né da quello estetico.
Pur tuttavia è già cult, visto il merchandising e gli incassi dei botteghini, successo
che non lascia dubbi (o quasi) sul proseguo con i prossimi capitoli. Merito di nomi più o
meno noti come la lanciatissima Kristen Stewart (Therteen; The messengers; Jumper; Into
the wild), con il suo viso angelico, ma sensuale, capace e intelligente, pare voglia
rubare lo scettro a Jennifer Connelly (Labirinth). Protagonista maschile è invece il
sorprendente e quasi irriconoscibile Robert Pattinson (il Cedric di Harry Potter),
destinato a divenire il nuovo giovane sex-symbol di questa stagione. Una menzione anche
per il non famosissimo, ma bravo Peter Facinelli (Carlise Cullen) (Six feet under; Il Re
Scorpione) e per promesse venute per lo più dalla Tv come Cam Gigandet (James) (CSI;
Febbre damore) o Taylor Lautner (Jacob Black) (serie tv come Love, Inc.). Una
miscela di giovani promesse (e qualche certezza) prodotta dalla Eagle Pictures che non
dimenticheremo tanto facilmente.
È comunque la bellezza dei giovani, un cast che regge, e soprattutto il ritorno ai vecchi
120 minuti, a far sì che il film scorra senza troppi sbadigli e storcimenti di naso fino
ad arrivare alla fine e dire: carino.
Voto: 6,5
(Davide Milo)