Regia: Bryan Bertino
Cast: Alex Fisher, Peter Clayton-Luce, Scott Speedman, Liv Tyler, Gemma
Ward, Kip Weeks, Laura Margolis, Glenn Howerton
Nazione: Usa
Anno: 2008
Durata: 85 minuti
Una coppia di ritorno da una festa trova ad aspettarli, nella isolata casa di campagna, tre giovani mascherati che cercheranno prima di entrare in casa e poi di ucciderli.
Kristen (Liv Tyler) ha appena rifiutato la proposta di matrimonio del suo fidanzato James,
e lui che aveva previsto di festeggiare la porta comunque nella sua casa di campagna. Il
tutto ha lo strano alone di un funerale imminente, e mentre lei si fa un bagno caldo, lui
esce, alle tre di notte a comprare le sigarette. Nel frattempo, sempre nel pieno della
notte, una tipa bussa alla porta con fare piuttosto aggressivo e chiede di una certa
Tamara. Invece di chiamare la polizia o almeno sprangare porte e finestre, i due si
lasciano lentamente intrappolare, e alla fine faranno i conti con tre strani tipi in
maschera che li braccano molto da vicino.
Esattamente a metà tra "Ils" e "Funny games", questo "The
strangers" non va da nessuna parte.
Per cominciare il debito nei confronti del meglio riuscito "Ils" è pesante e
incredibilmente non dichiarato. Duole immaginarsi che un regista agli esordi si senta in
dovere di copiare, e male, l'intero plot da un film europeo, che tra l'altro ha pure vinto
un festival, e pensi anche di farla franca. Stando alla stampa americana il giochetto non
gli è riuscito neanche nel suo paese, i giornalisti hanno in più di un caso sottolineato
le somiglianze e lasciato cadere l'insinuazione di un debito non riconosciuto verso il
film francese.
Detto questo bisogna sottolineare che la tensione sottile del film di riferimento qua è
del tutto assente, sostituita da un sonnolento ritmo televisivo e da inspiegabili baruffe
sentimentali fuori campo tra i due insulsi protagonisti.
Niente di quello che vediamo ha un particolare interesse, neanche per il più sfegatato
tra gli amanti del genere, e alla fine il sentimento che emerge è di rabbia nei confronti
di tanta insulsaggine. Le scene non hanno neanche un vago sentore della tensione richiesta
da un plot incentrato su una caccia che si vorrebbe claustrofobica, ma che invece risulta
soporifera e niente affatto avvincente. Per dirlo in una parola: allo spettatore non
importa nulla di quello che capiterà ai due. Nel complesso il tutto sembra un compitino
del primo anno del corso di regia.
La recitazione, solitamente punto forte dei film con poca azione, è qui un lontano
ricordo, le urla e lo strabuzzare di occhi si alternano stancamente ai piagniucolii e ai
proclami da macho col fucile, che per fortuna vengono soffocati quasi subito dalla palese
incapacità di lui di maneggiare un'arma.
La povera ex regina degli elfi è qui ridotta ad una piagniucolosa e insicura macchietta,
che non riesce a dire neanche una battuta senza tremolare, mentre il suo compagno si
merita la palma d'oro delle decisioni sbagliate e della recitazione granitica.
L'azione si svolge tutta nella notte e i due sono sotto assedio della paranoia e, in
alcuni prevedibilissimi momenti, anche della stupidità. I tre assalitori motivano i loro
gesti con un bell'omaggio a "Funny games" e, finita la notte se ne vanno via
verso nuove avventure, incontro a due ragazzetti mormoni che spacciano opuscoli ai
peccatori. Nel caso lo spettatore riemerga dal sonno prima dei titoli di coda avrà modo
di farsi una breve risata sul finale.
Astenersi nostalgici e intenditori.
Voto: 4
(Anna Maria Pelella)