Titolo originale: Shrooms
Regia: Paddy Breathnach
Cast: Lindsey Haun, Jack Huston, Max Kasch, Maya Hazen, Alice Greczyn,
Don Wycherley, Sean McGinley, Robert Hoffman
Nazione: Irlanda
Anno: 2007
Durata: 86 minuti
Un gruppo di giovani americani è in vacanza nei boschi irlandesi. Durante una scampagnata si dedicano alla ricerca e all'ingestione di funghi ritenuti allucinogeni. Qualcuno starà male, altri avranno qualche suggestione, mentre forse un maniaco si aggira tra i boschi e il gruppo si comincia ad assottigliare.
Di giovani in cerca di emozioni proibite sono pieni gli slasher estivi. E se un tempo il
sesso era il motore e, come tutti sanno, morivano solo quelli che ci si dedicavano, adesso
i funghi allucinogeni di cui, secondo qualche avventato sceneggiatore, sono pieni i boschi
irlandesi, sono la causa del prematuro decesso dei giovani, ingenui protagonisti.
Se in "Reeker" i poveretti venivano risucchiati qua e là, senza un motivo
apparentemente sensato, qua vengono fatti a pezzi da qualcuno che evidentemente ritiene
che i funghi allucinogeni siano il male. La morale sottesa è quella solita dei film
horror, mentre le ragazze armate di accetta vengono dall'ultima release del genere, che ci
regala donne pesantemente armate che inseguono i cattivi e li colpiscono senza troppi
complimenti.
La scampagnata si trasforma presto in qualcosa di diverso. Intanto perchè Tara ingerisce
un fungo, sta male e dopo un pò i suoi amici si dedicano al predicozzo solitamente regno
incontrastato di genitori ansiosi. Quindi a questo punto è già chiaro a chiunque che
questo film non è "Porky's" e che qua non si divertirà nessuno. Se un fungo
ingerito un pò a caso non avvelena l'incauto mangiatore è già tanto, in verità, ma qua
addirittura scatena allucinazioni di quelle cattive. La paranoia è dietro l'angolo mentre
lo spettatore se la deve vedere con un nemico assai più insidioso dei funghi e degli
psicopatici: lo sbadiglio.
Da subito ci si rende conto che di sangue ce ne sarà poco, e quindi chi voleva uno
slasher resterà deluso. E dopo meno di un'ora è già chiaro che la direzione della
sceneggiatura è un pò obliqua. Se non proprio indefinita.
La mancanza di carattere è forse il difetto più evidente di questo film che comincia
come un normale slasher estivo. Prosegue poi lanciando ammonimenti a caso contro l'uso
sconsiderato delle droghe allucinogene, che adesso non usa più nessuno, per la verità. E
finisce come la copia conforme di un precedente sopravvalutatissimo film di qualche anno
fa, di cui non cito il nome per non rovinare la sorpresa finale, facilmente intuibile da
un certo punto in poi.
La fotografia in realtà non è male, e sola regge due o tre minuti di tensione, che però
scivolano via in una regia blanda e priva di originalità. I giovani braccati nella
suggestiva cornice del bosco, sembrano parenti tossici di quelli di "The Blair Witch
Project", mentre gli incappucciati che li inseguono, e gli abitatori del bosco, sono
un ibrido che deve sia ai fantasmi giapponesi, che ai vecchi e sempre efficaci antropofagi
di "Non aprite quella porta".
Solitamente d'estate la gente va al cinema soprattutto per sfuggire al caldo e chiede in
genere storie semplici di ammazzamenti e thriller con un colpo di scena finale
convincente. In questo caso forse l'unico brivido lo proveranno quelli che in vacanza non
ci sono potuti andare, al pensiero che l'ennesimo gruppetto di americani scemi si è fatto
fregare dalle agenzie di viaggio, che ultimamente offrono vacanze di tutti i generi. Solo
a tirare a caso mi vengono in mente quella culturale in Messico (The ruins) o in Brasile
(Turistas) quella esotica in centro Europa (Hostel) il club Med con psicopatico (Club
dread) e tutte con il solo biglietto di andata.
Voto: 4
(Anna Maria Pelella)