Titolo originale: Shutter
Regia: Masayuki Ochiai
Cast: Joshua Jackson, Rachael Taylor, Megumi Okina, David Denman, John
Hensley, Maya Hazen, James Kyson Lee, Yoshiko Miyazaki, Kei Yamamoto, Daisy Betts,
Adrienne Pickering, Pascal Morineau, Masaki Ota, Heideru Tatsuo, Eri Otoguro
Nazione: Usa
Anno: 2008
Durata: 85 minuti
Ben e Jane sono in Giappone per lavoro. Una sera investono qualcuno, ma la polizia non riesce a rinvenire sulla scena dell'incidente nessun cadavere. Subito dopo Jane scopre che nelle foto che i due hanno scattato è sempre presente un'ombra. Intanto alcuni amici di Ben cominciano a morire.
Quando nel 2004 uscì nelle sale "Shutter" di Banjong Pisanthanakun e Parkpoom
Wongpoom, si era nel pieno della stagione d'oro del j-horror. Molti registi asiatici si
erano già cimentati col genere e i risultati, seppure discontinui, rappresentavano la
ventata d'aria fresca che l'horror invocava da tempo. "Shutter" si inseriva
perfettamente nel filone e ne diveniva presto uno dei titoli più interessanti. Figlio di
un cinema, quello thailandese, poco prolifico dal punto di vista delle pellicole realmente
significative, "Shutter" spiccava per la capacità dei registi di mettere in
scena un horror piuttosto inquietante, sfruttando semplicemente al meglio i canoni già
saccheggiati da altri prima di loro. La trama non era il suo punto di forza, dal momento
che in sè non rappresentava certo un innovazione. La regia invece era quanto di più
sottile e allo stesso momento cattivo si potesse immaginare, al fine di mettere in scena
una storia di quelle che lasciano il segno. Molti fotogrammi di quel film vennero in
seguito copiati e riproposti fino alla noia. Ma la verità è che la rappresentazione in
sè era talmente forte da reggere persino al saccheggio e al passare del tempo. Infatti
Masayuki Ochiai, in questo ennesimo remake americano, ricalca le migliori inquadrature,
senza purtroppo evocare l'angoscia che all'epoca il film elargiva a piene mani a chi era
così temerario da guardarlo da solo, magari a tarda notte.
Ma Masayuki Ochiai non è uno sprovveduto, e i suoi film, in verità maggiormente i primi
due "Parasite Eve" e "Hypnosis", sono lavori che hanno un buon ritmo e
una rappresentazione interessante, in alcuni casi addirittura originale. Infatti egli
riesce quasi a sfuggire alla trappola dei produttori americani che, in cambio di un
investimento su un remake da film asiatico, chiedono sempre e comunque l'adattamento delle
storie al pubblico americano, probabilmente giudicato poco propenso alla comprensione di
storie in cui sono coinvolti personaggi appartenenti ad altre etnie. Usando ogni arma a
sua disposizione il furbo regista firma la cosa più vicina ad un remake fedele che sia
possibile realizzare attualmente in America. Intendiamoci, siamo comunque assai lontani
dalla tensione e dai soprassalti che l'originale provocava quasi ad ogni inquadratura. Ma
il risultato è comunque qualcosa di cui tenere conto, data l'assoluta inutilità dei
precedenti remake da film asiatici, in prima battuta l'insulso "The eye" e
subito dopo il sonnolento "One missed call".
In questo nuovo adattamento i due protagonisti sono ovviamente americani, ma vanno in
Giappone, dove lui è già stato per lavoro, e là si trovano di fronte una serie di
strane ombre che sembrano macchiare tutte le foto che i due si trovano a scattare. Come i
precedenti protagonisti, anch'essi rei di aver investito qualcuno il cui corpo non si
riesce a trovare, i nostri eroi si mettono ad indagare. E quello che scopriranno, in
questo caso, sarà una versione annacquata e finto Butterfly style di quello che era
capitato ai loro predecessori.
Più di così non è stato possibile fare, immagino data l'ottusità dei produttori, e a
questo punto anche del pubblico americano, ancora impreparato ad un horror serio e
cattivo, di quelli che al momento solo l'Asia ci sa regalare.
Il finale fotograficamente ricalcato sull'originale stranamente risulta meno inquietante,
che sia ora di smetterla coi remake, e magari dedicarsi alla seria distribuzione degli
originali?
Voto: 5
(Anna Maria Pelella)