Regia: Brian De Palma
Cast: Kel ONeil, Ty Jones, Izzy Diaz, Rob Devaney, Patrick Carroll,
Mike Figueroa, Paul OBrien, François Caillaud, Daniel Sherman
Sceneggiatura: Brian De Palma
Nazione: USA
Anno: 2007
Durata: 90 minuti
Cinque soldati americani di stanza in Iraq, stuprano e uccidono brutalmente una ragazzina di 15 anni e la sua famiglia. Inizialmente, i colpevoli non vengono identificati, finchè uno dei soldati, sin dallinizio contrario allatto osceno commesso poi dai suoi compagni, pubblicherà in rete un video shock che confessa le vergognose gesta compiute dai soldati. Le conseguenze saranno disastrose.
Comincerei subito dicendo che De Palma ha voluto, secondo me, dirigere e raccontare a suo
modo questo film, insieme a tutte le altre cose, anche e soprattutto per staccarsi e
prendere un pò di respiro dall'aria tesa e soffocante che da un pò di anni a questa
parte gira a Hollywood. Ed esattamente così è stato infatti, Redacted, titolo non
traducibile in lingua italiana, non appare neanche lontanamente un film
"Hollywoodiano", non è girato con sei/sette macchine da presa Panavision con
cui sono stati realizzati prodotti altamente commerciali come 300 o il recente 10.000 B.C,
non ha un budget cosmico e consistente e lo stesso vale per il cast, composto interamente
da attori sconosciuti o addirittura esordienti. Avendolo (volutamente) visto con molta
cura e attenzione, ho potuto notare che De Palma riesce in neanche 90 minuti, a
suddividere la sua opera in 3 parti precise e ben definite: la vita quotidiana dei soldati
americani in Iraq, lo stupro e l'uccisone della ragazzina e della sua famiglia da parte di
due di loro, le conseguenze di questo tragico fatto. Dato che sicuramente tutti voi che
(credo) non abbiate ancora avuto modo di vedere il film, vi posso confermare quello che
aspettate e sperate di sentire: sì! De Palma ha fatto un film potente, sconvolgente e di
forte impatto emotivo. L'aver girato il tutto usando la camera digitale, ha senza dubbio
reso più vivido lo stile di vita dei soldati, e in particolar modo, la famosa e tanto
discussa scena dello stupro, che viene mostrata allo spettatore attraverso l'obiettivo di
una mini camera ad infrarossi, dato che, quando i soldati hanno commesso quel terribile
scempio, in Iraq erano le 23.30 circa. Quel che fa ancor più rabbrividire, è che uno dei
soldati che ha partecipato allo stupro, aveva posizionato appunto la mini camera sul suo
elmetto, non dicendolo però ai suoi compagni che hanno poi vergognosamente agito sulla
povera giovane, dicendo: "non vorrei che i ragazzi si sentissero a disagio..."
Quel che ho capito guardando questo Redacted, è che De Palma ha fortemente voluto
realizzare un film, o meglio, un mockumentary arrabbiato, vivido, reale, crudo,
spietato, e allo stesso tempo, commovente, drammatico, freddo e agghiacciante, che sono in
fin dei conti le stesse sensazioni provate dai soldati americani che combattono, sia nella
pellicola che nella vita reale, la guerra in Iraq. Non è sbagliato, a mio avviso,
paragonare Redacted proprio alla causa scatenante di tutto ciò, che è ovviamente
l'11 settembre 2001, giorno in cui furono rase al suole le Torri Gemelle del World Trade
Center, che ha ispirato già 3/4 prodotti cinematografici, soprattutto perchè gli stessi
protagonisti del film di De Palma, si sentono realmente incazzati e assetati di vendetta
contro il popolo iracheno, che ha vergognosamente e letteralmente strappato agli Stati
Uniti D'America uno dei simboli portanti della propria storia. Non penso di sbagliare
ritenendo Redacted un film assolutamente primitivo, nel senso che, De Palma ha
raccontato in modo impeccabile e appassionante una storia violenta che va senza dubbio a
parare su un vecchio detto che recita in questo modo: usando violenza contro violenza si
ricava solo violenza. In definitiva, Redacted è un film che mantiene per tutta la
durata lo stesso ritmo musicale, che, soprattutto nella parte iniziale, dà allo
spettatore l'impressione e la sensazione che qualcosa stia per esplodere, con l'intento di
sconvolgerlo, spaventarlo ed emozionarlo. De Palma ha fatto, secondo me, un lavoro
eccellente, girando una pellicola esplicita che non si rivolge mai al pubblico a
"mezza bocca", ma mostrandogli il "non mostrabile", e non nascondo che
questa tipologia di cinema, chiamata in gergo, "cinema verità", vorrei che
rappresentasse finalmente il futuro della settima arte, che da molti... troppi anni, ha
stentato a schierarsi da una parte o dall'altra... Insomma, caladamente consigliato!
Voto: 9
(Francesco Manca)