Regia: Jaume Balagueró,
Paco Plaza
Cast: Manuel Bronchud, Martha Carbonell, Claudia Font, Vicente Gil,
María Teresa Ortega, Pablo Rosso, Jorge Serrano, Ferran Terraza, Manuela Velasco, David
Vert, Carlos Vicente
Nazione: Spagna
Anno: 2007
Durata: 85 minuti
La troupe televisiva di un programma notturno è in visita alla sede dei pompieri per fare
un servizio sul loro lavoro. Angela, la speaker è annoiata per via della totale assenza
di allarmi, fino a che non arriva la richiesta d'aiuto per una persona rimasta
intrappolata in un appartamento.
L'allarme non è serio ma per la giornalista e il suo operatore arriva finalmente il
momento di salire sul mitico camion rosso. Quando arrivano sul luogo della chiamata quello
che troveranno è di sicuro qualcosa di inaspettato.
Presentato a Venezia e di nuovo a Ravenna questo film tasta il polso allo stato di salute
dellhorror, che in mano a registi di tal abilità sembra godere di ottima salute.
Da tempo abbiamo notato il talento registico di Jaume Balaguerò, qui coadiuvato dal
collega Paco Plaza, e anche in questo lavoro ambientato interamente nellappartamento
visto già in Para entrar a Vivir e nel rispettivo palazzo, i due lasciano assai
colpito lo spettatore.
Il tutto accade per gradi, semplicemente così mentre ci annoiamo con Angela per la
mancanza di azione, improvvisamente finiamo catapultati in tanto di quel movimento da
rimpiangere la lentezza iniziale. Le scoperte dei pompieri, e della troupe televisiva sono
a mano a mano più inquietanti e pericolose. La vecchia signora urlante, per la quale
erano stati chiamati si tramuterà nella sirena del giorno del giudizio, e tutto il
palazzo si troverà incredibilmente catapultato in un filmaccio di quelli cattivi.
Le caratteristiche culturali spagnole secondo le quali è buona norma parlare tutti
insieme, rendono la situazione più caotica di quello che già sarebbe, mentre la blanda
xenofobia e la normale cattiveria tra condomini, fanno sinistramente capolino nella
narrazione scatenando momenti di ulteriore confusione. Il tutto è narrato concitatamente,
attraverso il solo apparente uso della camera a mano che segue anche dove non richiesto,
il movimento di tutti i condomini e le autorità presenti solo allinterno del
palazzo. Lazione è tutta là, nessuna inquadratura neanche occasionale degli
esterni, per meglio indurre la claustrofobia che lo spettatore, ignaro come i condomini,
sentirà crescere piano, fino a far scoppiare la bolla di panico che aleggia già a
partire dal primo reale tentativo di omicidio, avvenuto quasi fuori campo e reso visibile
con un veloce riavvolgimento di pellicola. Inizialmente si fatica a mettere a fuoco gli
avvenimenti, grazie al traballante strumento usato a beneficio degli esterni
allazione ed al palazzo, ma poi una volta abituati al movimento le luci della camera
saranno le sole che cercheremo, perchè le uniche ad essere sempre là dove serve e dove
conviene che siamo anche noi. Angela come ogni giornalista che sappia fare il suo lavoro
difende la camera con la grinta di una tigre filmando col suo collega/complice tutto il
compiersi della tragedia e solo alla fine, quando sarà più che troppo tardi, anche le
cause.
La reale potenza di questo film sta tutta nella maestria registica con cui è girato, la
storia è secondaria, anche se sensata è più che altro un pretesto per mettere in campo
unabilità che da sola vale il prezzo del biglietto. Balaguerò e Plaza avrebbero
potuto tranquillamente girarlo in maniera classica, regalando una bella storia di
cospirazione con un solido sottotesto contro le intromissioni della chiesa nella vita di
ignari cittadini, ma girato come è stato in maniera così ben congegnata si accresce
senzaltro il potere del racconto, creando anche una tensione ulteriore data dalla
frenesia della rappresentazione. Gli attori sono assai bravi, nella concitazione
dellemergenza e nella loro umanità danno il tocco di innovazione che contrasta
molto bene con le rappresentazioni eroiche o le paranoie, che verrebbero da un film del
genere se fosse stato girato oltreoceano.
E nel finale più che azzeccato di una storia incredibile leggiamo tutta la reale
preoccupazione dei registi e forse anche di un popolo, per la mancanza totale di controllo
e di difesa contro le contaminazioni, che sembra aumentare di giorno in giorno intorno a
noi.
Voto: 8
(Anna Maria Pelella)