Titolo originale: Kowai
onna
Regia: Keita Amemiya, Takuji Suzuki, Keisuke Toyoshima
Cast: Tasuku Emoto, Tokie Hidari, Teruyuki Kagawa, Yûko Kobayashi,
Shunsuke Matsuoka, Maki Meguro, Nahana, Noriko Nakagoshi, Kenta Suga, Kosuke Toyohara
Nazione: Giappone
Anno: 2006
Durata: 107 minuti
Tre episodi horror, diretti da registi che in alcuni casi già si sono cimentati nel
genere, come Keita Amemiya regista del Tales of terror (Kaidan shin mimibukuro:
gekijô-ban) che nel 2004 si fece notare anche da noi.
Nel primo episodio Rattle rattle (Katakata) una sera Kanako mentre è di ritorno a
casa sente un rumore di battere di denti nella strada vuota intorno a sè e dopo un pò
viene colpita da qualcosa che cade dallalto, quando riprende conoscenza si trova
inseguita da una donna bruttissima che la minaccia con un coltello, e le successive ore la
porteranno a scoprire che...
Il secondo episodio Hagane (Hagane) racconta di un giovane, Sekiguchi il quale
viene invitato dal suo collega Takahashi a conoscere la sorella di questi, Hagane la quale
rivela una particolarità che la rende diversa dalla foto che il fratello gli aveva
mostrato...
Nel terzo episodio The inheritance (Uketsugu mono) facciamo la conoscenza di Saeko
che dopo il divorzio insieme col bambino di sette anni Michio, torna a casa della madre,
la quale non è affatto contenta di vederla. La verità è che in passato in quella stessa
casa il fratellino di Saeko era sparito misteriosamente, ma adesso lei ha scoperto che...
I film ad episodi spesso sono di qualità discontinua ed anche questo non fa eccezione. Il
primo dei tre episodi risulta sicuramente quello più originale, la storia è costruita su
vari livelli e le continue rivelazioni, fino alla catarsi risolutiva finale, tengono lo
spettatore nella tensione costante che un buon horror dovrebbe provocare. Non a caso è
firmato da Keita Amemiya che ha una esperienza precedente nel campo dei film horror ad
episodi, Tales of terror in cui, anche se leggermente minato da una certa
ingenuità di fondo, trattava comunque con competenza largomento, filmando il tutto
senza sbavature e con una discreta tensione di base. Anche in questo Rattle rattle la mano del regista crea quasi dal nulla e senza troppa difficoltà una situazione di
tensione che sembra spiegarsi in parte nel primo dei due finali, ma la cui apparente
soluzione verrà negata e capovolta nel secondo che chiude con cattiveria la storia
lasciando un senso di inquietudine nello spettatore.
Lidea di fondo che compone il plot di Hagane di Suzuki invece, deve vagamente
allo Tsukamoto degli esordi. Suzuki pur senza avere la sinistra competenza del maestro
giapponese, filma una storia a metà tra il surreale e lhorror di matrice cyberpunk,
creando una sensazione crescente di disagio nello spettatore come nel protagonista che
purtroppo scema nel finale prevedibile e alla fine poco in sintonia con le premesse che
facevano sperare in una storia più originale.
In The inheritance ci troviamo di fronte alla classica storia giapponese di
possessione/ossessione, che si apre con il sottile senso di disagio della protagonista al
ritorno a casa, e mano a mano estende questa sensazione a tutti i comprimari per
coinvolgere infine anche lo spettatore il quale, anche se prevedibilmente, si trova di
fronte una situazione di tale ineluttabile cattiveria, da desiderare di essersi sbagliato
nel valutare le premesse, le quali invece porteranno allunico triste finale
possibile in questi casi.
Detto questo occorre comunque ricordare che se pure non originalissimo, questo film ha
dalla sua una buona regia che rende interessanti tutti e tre gli episodi, inoltre la
discreta prova di recitazione da parte di tutti i protagonisti rende comunque appetibile
una pellicola che onestamente non poteva dare di più, sfruttando al massimo
larchetipo del perturbante che ormai risulta presente nella stragrande maggioranza
di lavori di genere ad episodi che il Giappone ha prodotto negli ultimi anni.
Voto: 6
(Anna Maria Pelella)