Stand by me

Regia: Rob Reiner
Cast: Marshall Bell, Corey Feldman, Bradley Gregg, Jerry O'Connell, Jason Oliver, River Phoenix, Gary Riley, Casey Siemaszko, Kiefer Sutherland, Wil Wheaton
Soggetto: Stephen King (racconto “The Body”)
Sceneggiatura: Raynold Gideon, Bruce A. Evans
Nazione: USA
Anno: 1986
Durata: 89 minuti

TRAMA

Quattro amici decidono di partire per un’escursione in mezzo ai boschi, con l’intento di trovare il cadavere di un loro coetaneo scomparso qualche giorno prima.
Per raggiungere il loro obiettivo, essi dovranno lottare contro infinite difficoltà, ostacoli quasi insuperabili e paure d’ogni genere.
Ciò non sarà facile, ma il loro coraggio li premierà.

RECENSIONE

Delicato, struggente, trasgressivo, passionale... "Stand by me" è uno di quei film che difficilmente si dimenticano.
Tutto quanto ha inizio in una piccola cittadina dell'Oregon, in cui si contano solamente 1800 abitanti, ma come chiaramente asserisce il protagonista, per lui quel paesino rappresentava tutto il mondo; egli, insieme ai suoi inseparabili amici, parte per un'escursione di oltre 50 km per andare alla ricerca del cadavere di Ray, un ragazzo scomparso quattro giorni prima.
In mezzo a milioni di rischi, insidie, piccole e grandi sfide, paure e difficoltà d'ogni genere, i quattro intrepidi giovincelli riusciranno a portare a termine il loro impegno, rafforzando il proprio morale e il proprio carattere in modo da affrontare la vita nel migliore dei modi. Cosa ci insegna questo "Stand by me"?
Innazitutto ci insegna a convivere con altre persone e a prendersi cura e rispettarsi l'uno con l'altro, ci insegna cosa significa la parola "amicizia", che spesso si butta via in inutili chiacchiere, ci insegna ad andare avanti e non abbattersi anche quando si hanno centinaia di ostacoli da superare; i quattro straordinari interpreti (Will Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman e Jerry O'Connell) riescono a farci comprendere il significato di cosa voglia dire stare in un gruppo, formare una squadra, anche senza l'appoggio di una solida famiglia su cui si possa contare; loro non hanno avuto paura di fronteggiare dei teppisti prepotenti (tra cui il bravissimo Kiefer Sutherland) che li hanno minacciati e picchiati.
Tutto ciò è naturalmente consolidato da un'ottima mano ferma sulla macchina da presa di Rob Rainer, che sa esattamente come dirigere gli attori e come organizzare ogni minima sequenza; anche la sceneggiatura rappresenta un buon punto saldo della pellicola, che praticamente mai cade in ripetizione e in noia, e tiene lo spettatore costantemente sul filo del rasoio; buonissime anche la fotografia e la scenografia, e da non tralasciare un superlativo montaggio che rende ancor più scorrevole la vicenda narrata. Assolutamente straordinaria la colonna sonora, ricca di pezzi degli anni '50 (epoca di ambientazione del film), ove possiamo udire sullo scorrere dei titoli di coda la meravigliosa "Stand by me". In definitiva, lo considero senza dubbio uno dei migliori prodotti sfornati negli anni '80, e anche uno dei più apprezzabili adattamenti dei vari capolavori di Stephen King.
Voto: 8/9
(Francesco Manca)