Underworld Evolution

Regia: Len Wiseman
Cast: Kate Beckinsale, Shane Brolly, Tony Curran, Zita Görög, Derek Jacobi, Steven Mackintosh, Scott McElroy, Bill Nighy, Scott Speedman, Brian Steele .
Sceneggiatura: Kevin Grevioux, Danny McBride, Len Wiseman
Produzione
: USA
Anno: 2006
Durata: 102

TRAMA

Markus, l'ultimo dei tre anziani vampiri ad essere sopravvissuto, il primo ed il più potente della specie, si risveglia da un sonno secolare. Assetato di sangue, il suo unico scopo è quello di ritrovare suo fratello William, il primo licantropo della storia, con il quale formare un'alleanza che porterà alla sottomissione del genere umano. Selene, la bella vampira guerriera e Michael, un ibrido vampiro-lupo sono gli unici a poter fermare il suo folle progetto.

RECENSIONE

Seguito di Underworld, questa pellicola smentisce i luoghi comuni che il secondo film dev'essere sempre inferiore al primo. Evolution infatti è un ottimo prodotto che prende le distanze dal capitolo precedente: la storia è meno banale, in un turbine di complotti e segreti abbiamo un pizzico di originalità narrativa; non vi sono tempi morti; stupendi i combattimenti, soprattutto quelli iniziali fra vampiri e licantropi, sempre sulla falsa riga di Matrix, ma se non altro aumentano i corpo a corpo e vi è un notevole spargimento di sangue a rendere più veritiero il tutto.
Buona la prova degli attori, con la Beckinsale che sembra aver fatto tesoro delle esperienze e delle insicurezze del primo film ed ora sembra completamente a suo agio nei panni di Selene. Particolarmente riusciti i personaggi di Markus e Alexander Corvinus: il primo ci ricorda che i vampiri possono essere, oltre che belli e dannati, anche sanguinari e violenti, è spietato, uccide senza pietà tutti coloro che hanno la sfortuna di trovarsi sul suo cammino, anche suo padre; il secondo è un personaggio molto reale, perchè posto di fronte alla scelta di essere un padre o un salvatore, decide di farsi da parte e di recitare il ruolo del vigliacco, incapace di fermare la furia del figlio ed impotente di fronte alla propria inettitudine.
Film poco pubblicizzato, rispetto ad altre pellicole di questi tempi, ma che vale la pena di vedere e di riscoprire.
Voto: 7
(Nanny Ranz)