Titolo originale: Scarface,
the shame of a nation
Regia: Howard Hawks
Cast: Vince Barnett, C. Henry Gordon, Ann Dvorak, Boris Karloff, Tully
Marshall, Karen Morley, Paul Muni, Osgood Perkins, Purnell Pratt, George Raft
Sceneggiatura: Ben Hecht, Seton I. Miller, tratto dal romanzo omonimo di
Armitage Trail.
Pellicola: bianco e nero
Produzione: USA
Anno: 1932
Durata: 93 minuti
Chicago, anni Trenta.
Il gorilla Tony Camonte è deciso a fare un salto di qualità, è stufo di
lavorare alle dipendenze del boss Luis Costello, quindi lo elimina per conto di una banda
rivale.
Con il passare del tempo, Tony diventa una sorta di re della malavita, e riesce a
prendersi tutto ciò che vuole, compresa Poppy, la donna di un altro boss. Il percorso in
continua ascesa, però, sarà destinato prima o poi ad avere una brusca quanto violenta
interruzione.
Questo è certamente il film capostipite del noir-gangster movie, assieme a Piccolo
Cesare di Le Roy: tutti i successivi hanno attinto in qualche modo a Scarface.
La vicenda prende decisamente spunto da una versione tragica e molto romanzata della vita
di Al Capone, nella Chicago anni Trenta. Nella pellicola è riportato anche
lepisodio sanguinoso della strage di San Valentino, avvenuto realmente a
Chicago, ad opera di alcuni gangster travestiti da poliziotti.
Howard Hawks ha saputo realizzare un film moderno su tutti i versanti (vedi la perfetta
aderenza alloriginale anche del remake di Brian De Palma), grazie anche al cast, fra
cui spiccano Paul Muni e Boris Karloff, rispettivamente nei ruoli di Tony e del boss Tom
Gaffney.
Terribilmente moderno e realistico, se si considera che Hawks affronta un argomento come
la malavita e il Proibizionismo negli anni interessati al fenomeno, e quindi non è
necessaria alcuna ricostruzione storica.
Molti gli spunti, fra cui il rapporto malsano e la gelosia morbosa di Tony nei confronti
della sorella Cesca, la sua volontà di innalzare lego al di sopra di ogni morale,
lasciandosi alle spalle una scia di morte.
La citazione il mondo è tuo nasce qui, in un bianco e nero che merita senza
dubbio di essere immortalato nella storia del cinema.
Voto: 7/8
(Sara Palladino)