Il gobbo di Notre Dame

Titolo originale: The hunchback of Notre Dame
Regia: Wallace Worsley
Cast: Lon Chaney, Patsy Ruth Miller, Norman Kerry, Kate Lester, Winifred Bryson, Nigel De Brulier, Brandon Hurst, Ernest Torrence
Colore: B/N
Audio: muto
Soggetto: Victor Hugo
Sceneggiatura: Perley Poore Sheehan, Edward T. Lowe Jr.
Musiche: Guy Bevier, Cecil Copping, Carl Edouarde, Bernhard Kaun, Sam Perry, Hugo Riesenfeld, Heinz Roemheld
Produzione: USA
Anno: 1923
Durata: 93 minuti

TRAMA

1482. La città di Parigi è movimentata dalla “Festa dei Folli”, organizzata dalla Corte dei Miracoli, ovvero, il ricetto di tutti i mendicanti, i vagabondi e i gitani della città. Fra questi spicca Esmeralda, una bellissima ragazza di origini sconosciute, di cui si invaghisce Phoebus, il capitano della Guardia.
Nel frattempo, Quasimodo, un povero giovane gobbo e deforme che vive nella Cattedrale e fa il campanaro, viene obbligato a rapire Esmeralda per conto del malvagio Frollo, padrone di Quasimodo.

RECENSIONE

Subissata in parte dal successivo trionfo del Fantasma dell’Opera (1925), questa pellicola (già la quinta, in ordine cronologico, a rifarsi al romanzo di Victor Hugo) fu una delle prime grosse produzioni Universal. Tutto ruota attorno alla magnifica interpretazione di Lon Chaney, mago dei camuffamenti, che propone una versione di Quasimodo inedita e non edulcorata; non solo uno sconfitto giovane, ghettizzato a causa della sua deformità, ma soprattutto una persona che si batte e vuole farsi beffe di coloro che lo circondano e che lui odia profondamente.
La sceneggiatura risulta abbastanza fedele al romanzo originale nella prima parte del film, per poi approdare ad un finale decisamente alternativo.
Da segnalare la bravissima Esmeralda, interpretata da Patsy Ruth Miller, e anche la miriade di caratteristi che popolano la scena, variopinta e decisamente “medievale” (vedi la danza con gli scheletri, durante la Festa dei Folli).
Un occhio di riguardo per le scenografie che, pur cronologicamente discutibili, mostrano un neogotico trionfante, che imperava negli anni Venti. Di vero effetto.
Voto: 9
(Sara Palladino)