Profumo - Storia di un assassino

Titolo originale: Das Parfum - Die Geschichte eines Mörders (Perfume: the story of a murderer)
Regia: Tom Tykwer
Cast: Dustin Hoffman, Ben Whishaw, Alan Rickman, Rachel Hurd-Wood, Corinna Harfouch, Andrés Herrera
Soggetto e sceneggiatura: Andrew Birkin, Bernd Eichinger, Tom Tykwer
Fotografia: Frank Griebe
Montaggio: Alexander Berner
Musiche: Tom Tywer, Johnny Klimex, Reinhold Heil
Produzione: Germania, Francia, Spagna
Anno: 2006
Durata: 147 minuti

TRAMA

Jean-Baptiste Grenouille è dotato di un olfatto straordinario. Sin da piccolo ama inebriarsi dei profumi delle cose: ama il profumo del legno, quello delle mele, perfino quello dell'acqua. Egli passa l'infanzia in un orfanotrofio, poi viene acquistato come manovale dal proprietario di una conceria. Diverrà apprendista di Giuseppe Baldini, un tempo il più famoso e apprezzato profumiere di Parigi. Nella stessa città Jean-Baptiste scopre il profumo delle donne e vuole assolutamente riuscire a catturarlo per poter produrre l'essenza perfetta. Inventa così un procedimento, per riuscire a conservare quella fragranza, che lo farà diventare un assassino.

RECENSIONE

"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell'oblio. non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."
Questo è l'incipit del libro (e in parte anche del film) del visionario e appassionante libro di Patrick Suskind, scritto nel 1985. Ambientato nella Francia illuminista, quella dei lumi ed esaltatrice della dea Ragione, le vicende di Jean-Baptiste Grenouille sono totalmente al di fuori del clima storico in cui si svolgono. Il protagonista desidera assolutamente produrre l'essenza perfetta e paradossalmente egli è nato nella zona più ammorbante e disgustosa di Francia, il mercato del pesce. Sua madre, dopo averlo partorito in fretta e senza alcuna cura, lo lascia tremante tra le interiora di pesce: e proprio qui il piccolo Jean-Baptiste ha il suo primo impatto con il mondo, respirando a pieni polmoni la mefitica aria del mercato del pesce.
Ma alla fine Grenouille, dopo una serie di appassionanti vicende, riuscirà a realizzare il suo sogno. Il profumo che produrrà, nato dal sacrificio delle 12 ragazze più belle di Parigi e dintorni, gli permetterà di salvarsi e di portare l'amore tra le persone. Eh sì, perchè questo film vuole proprio dirci che l'imperfezione e la violenza sono l'esteriorità mondo. L'amore, invece, appartiene a ognuno di noi, e lo viviamo anche quando il male prende il sopravvento. Ne è la dimostrazione la scena di amore universale, vissuta da ognuno a proprio modo ma con la stessa intensità.
Ma Jean-Baptiste non è malvagio: lo dimostra la sua scelta nel finale di consumare l'essenza rimanente e sparire per sempre. il sacrificio delle ragazze è compiuto in funzione di qualcosa di più alto e importante.
Anche se il film non rispecchia fedelmente le aromatiche atmosfere del libro e presenta alcuni punti morti un po' pesanti, è sicuramente una delle migliori produzioni cinematografiche degli ultimi anni.
Voto: 8/9
(Claretta Amari)