Titolo originale: The
invisible man
Regia: James Whale
Cast: E.E. Clive, Dudley Digges, William Harrigan, Forrester Harvey,
Holmes Herbert, Una O'Connor, Claude Rains, Gloria Stuart, Harry Stubbs, Henry Travers
Sceneggiatura: R.C.Sheriff, ispirato dal romanzo di H.G.Wells The
invisible man
Effetti speciali: John P.Fulton e John J.Mascall
Pellicola: bianco e nero
Produzione: USA
Anno: 1933
Durata: 71 minuti
Jack Griffin, collaboratore di un famoso scienziato, mette a punto un procedimento chimico
grazie al quale gli oggetti si possono rendere invisibili.
Esaltato, decide di provare la pozione su di sé; trasferitosi quindi in una sperduta
locanda nella campagna inglese in cerca di un antidoto, maturerà pericolose e crudeli
macchinazioni.
Difficilmente il personaggio di Griffin incute pietà o compassione nello spettatore, come
accade invece per altri noti mostri quali Frankenstein o LUomo Lupo.
Questo perchè, diversamente da questi, Griffin è causa del suo male, è un uomo
ambizioso e privo di scrupoli che vuole solo raggiungere la fama e il potere che si è
prefissato.
La sua megalomania smisurata lo porta a trascurare anche lamore per Flora (Gloria
Stuart), incredula di fronte alla trasformazione fisica e psicologica del fidanzato.
Questa pellicola fu originariamente ideata per Boris Karloff, ma ha trovato in Claude
Rains (ancora giovanissimo) un eccellente protagonista: il suo viso rimane un mistero per
gran parte del film.
Dopo il successo di Frankenstein (1931), James Whale ha saputo dirigere un prodotto
eccellente, soprattutto grazie agli straordinari (siamo nel 1933) effetti speciali curati
da John P.Fulton e John J.Mascall.
Voto: 8,5
(Sara Palladino)