Titolo originale: Crocodile
Regia: Tobe Hooper
Cast: Rhett Jordan, Sommer Knight, Caitlin Martin, Mark McLaughlin, Julie
Mintz, D.W. Reiser, Chris Solari, Greg Wayne, Harrison Young
Sceneggiatura: Jace Anderson, Boaz Davidson
Durata: 93 minuti
Produzione: USA
Anno: 2000
Al sopraggiungere dellestate, otto baldi giovani decidono di spassarsela, e se ne vanno una settimana in barca. E che bel posto di villeggiatura scelgono? Ma una meravigliosa e confortevole palude, che domande, con annessi insetti di dimensioni più o meno varie, acqua bella melmosa e puzzolente, vegetazione tutto fuorché rilassante, bestiacce della malora assortite, e... beh, ovvio, un coccodrillo. Manco a dirlo, dopo aver tracannato litri e litri di birra, litigato, messe le corna, vomitato, fatto gli spacconi e tante altre baggianate, troveranno le uova della bestia immonda e penseranno bene di giocarci. Serve a qualcosa dire che lanimale non ne sarà molto felice e si vendicherà portando morte e distruzione nella miserabile vita degli otto sfortunati bimbocci?
Bah, che filmaccio. E si che quella firma alla regia lasciava almeno trapelare un qualcosa
di perlomeno accettabile, invece Tobe Hooper ha veramente diretto una delle peggiori
pellicole che mi sia mai capitato di vedere. Ora, non so se sia un plausibile seguito del
suo Quel motel vicino alla palude, perché non lho visto, ma la trama
(uh-uh, che parolone) è quanto di più scontato possa esistere sul mercato (al confronto,
Pierino fa le pernacchie alla prof di latino può sembrare un kolossal),
costruita attorno a dei personaggi terribilmente derivativi (il bel protagonista
muscoloso, la sua morosa dolce e carina, la vacca che ci sta con tutti, il puzzone che
pensa di essere mister universo, lo sfigato ubriacone) e con un cattivone (mr Coccodrillo)
assolutamente inverosimile, che fa i salti manco fosse un trampoliere ed è più agile di
Jackie Chan.
Ok, allora, va bene, via libera allo slasher puro, senza tanti fronzoli, ma mamma mia, non
cè un attimo che sia uno di pura tensione, i poveracci muoiono esattamente nel modo
in cui te lo aspetti, e le uniche sorprese (deliranti) arrivano da una scena rubata a quel
piccolo capolavoro di Tremors, e dallultimo, assurdo e improbabile pasto del
coccodrillo. Ci fosse almeno un po di sangue, per dio! Neanche quello!
Gli attori, poveri disgraziati, ci provano anche (beh, oddio, non poi così tanto), ma i
dialoghi sono quello che sono. In fondo, quando la sceneggiatura si basa su quanto più
forte strilli e sbraiti, se hai le tette grosse e un bel culo, credo ci sia ben poco da
dire.
Regia piatta, prettamente televisiva, che mostra quanto succede senza la minima inventiva.
Non molto bene nemmeno gli effetti speciali, con un coccodrillo in computer grafica che
stona parecchio con quello che gli sta attorno. Sì, insomma, non siamo ai famigerati
bassi livelli di Hercules e Xena, ma non molto distante.
Lunica cosa che potrebbe salvarsi è la scenografia, con questa palude che regala
una sorta di sensazione di claustrofobia e di mancanza di respiro. Ma dura poco.
Daccordo che a me Hooper non è mai piaciuto più di tanto, ma qui, santo cielo, non
fa proprio niente per farmi cambiare idea. Certo, non penso che gli interessi, però...
Voto: 3
(Simone Corà)