Titolo originale: The Mummy
Regia: Karl Freund
Cast: Arthur Byron, Kathryn Byron, James Crane, Edward Van Sloan,
Bramwell Fletcher, Zita Johann, Noble Johnson, Boris Karloff, David Manners, Leonard Mudie
Sceneggiatura: Nina Wilcox Putnam e Richard Schayer
Pellicola: bianco e nero
Produzione: USA
Anno: 1932
Durata: 72 minuti
Durante una spedizione archeologica in Egitto, la mummia di Imothep, sommo sacerdote
egizio, viene risvegliata accidentalmente dalla lettura di un papiro rituale. Imothep
riesce a muoversi liberamente, senza destare sospetti, ricreandosi un'identità fittizia:
il collezionista d'arte e benefattore del museo del Cairo, Ardath Bey.
Nel frattempo, al museo, egli scopre che la giovane angloegiziana Helen è la
reincarnazione della principessa Anck-es-en-Amon, sua amata morta 3700 anni prima.
Imothep, infatti, fu seppellito e mummificato vivo per ordine del faraone, poiché aveva
tentato di resuscitare la principessa tramite un rituale sacrilego.
Helen prova allo stesso tempo attrazione e repulsione per Imothep, il quale, per ridonarle
la sua antica identità, ha intenzione di mummificarla a sua volta.
Non ci riuscirà solo grazie ad un antico rituale ricordato, all'ultimo momento, da
Helen/Anck-es-en-Amon.
Icona del culto horror, la prima mummia della storia del cinema appare sullo schermo con
le sembianze di Boris Karloff, camuffato dal perfetto trucco di Jack Pierce... Ma solo per
pochi minuti: quanto basta a scatenare la curiosità e lo stupore del pubblico.
Per gran parte del film, infatti, Karloff veste i panni dell'aristocratico egiziano Ardath
Bey.
Negli anni Trenta, l'interesse esoterico per la reincarnazione e l'Egitto in genere fu
artefice di gran parte del successo di questa pellicola diretta mirabilmente da Karl
Freund (già direttore della fotografia in Metropolis, del 1926), con particolare
attenzione agli effetti di flashback, nella parte in cui Ardath Bey mostra alla sua amata
Helen vari episodi della sua vita passata, all'epoca delle piramidi.
Purtroppo, nella fase finale del montaggio, alcune di queste scene sulle varie
reincarnazioni di Helen nei secoli, (antica Roma, Medioevo, per esempio) furono tagliate
per motivi di eccessiva durata (all'epoca, infatti, difficilmente un film superava i 70
minuti).
Creatura inattaccabile, la mummia sopravvive ancora oggi all'usura del tempo, con una
serie interminabile di film (tra gli interpreti di seguiti degni di nota, Lon Chaney e
Christopher Lee).
Voto: 8
(Sara Palladino)