Titolo originale: The descent
Regia: Neil Marshall
Cast: Shauna MacDonald, Natalie Mendoza, Alex Reid, Saskia Mulder, MyAnna Buring,
Nora-Jane Noone
Sceneggiatura: Neil Marshall
Fotografia: Sam mccurdy Gewirtz
Montaggio: Jon harris Shore
Musica: David Julyan
Scenografia: Simon bowles Gewirtz
Produzione: Gran Bretagna
Anno: 2005
Durata: 99 minuti
Sarah, Juno, Beth, Rebecca, Sam e Holly sono sei donne compagne di avventure, amanti degli
sport estremi. Dal ritorno dallennesima prodezza - una pericolosa discesa di rafting
- un terribile incidente automobilistico toglie la vita al marito di Sarah, Paul, e quella
della figlioletta Jessica, proprio alla vigilia del suo undicesimo compleanno.
Un anno dopo, ancora sconvolta dallaccaduto, Sarah si ritrova di malavoglia con le
stesse amiche per una nuova avventura: lesplorazione di una grotta fra i boschi dei
monti Appalachi.
Sarah poco a poco scioglie la tristezza che la pervade, lasciandosi cullare
dallallegria generata dalle vivaci amiche, anche se nella sua mente gli orribili
eventi che falciarono la sua famiglia sono ancora vivi e dolorosi. Forse sono il presagio
di qualcosa di minaccioso che sembra covare in ogni angolo di quei boschi sperduti. Forse,
per lei, le disavventure non sono ancora finite.
Forse hanno sede proprio in quella grotta nella quale si cala il mattino dopo con le
amiche. Splendida, vergine e incontaminata: il paradiso per ogni speleologo. Peccato che
non risulta essere segnata in nessuna mappa, ma questo le altre non lo sanno perché la
misteriosa Juno ha mentito: nessuno è mai stato in quella grotta prima di loro. Solo
Sarah percepisce che cè qualcosa che non quadra. A dirglielo è leco della
voce della figlioletta morta, che laccompagnerà nellennesima discesa nelle
tenebre, quella che richiederà altro sacrificio di sangue.
Perché cè qualcosaltro di terribile che cammina lì sotto insieme a loro.
Qualcosa di cattivo e affamato. Che striscia.
Nel buio più totale.
Discreto prodotto del regista Neil Marshall alla seconda regia dopo Dog Soldiers, The
Descent ci parla della claustrofobica avventura di sei donne alle prese con
unorribile tribù di ciechi esseri deformi, assetati di sangue e appartenenti a
unapparente specie umana abitante nei recessi delle caverne. Ci parla anche della
divisione che si viene a creare in un gruppo di donne che sembra unito, una netta
spaccatura suggellata dal sangue e dalla lotta disperata per la sopravvivenza di ogni suo
membro.
Il regista gioca dassalto, regalandoci momenti di puro e improvviso orrore. Orrore
che aumenta in maniera esponenziale quando le protagoniste si calano in quelle grotte
sperdute dove il buio predomina.
E lì che la perplessità dato dal cast prettamente femminile si scioglie nello
spettatore di sesso opposto, che non trova personaggi nei quali identificarsi: al buio
uomini e donne sono uguali. Le paure sono le stesse e lo stesso, alla fine, è il modo di
affrontarle. Con cieco e sconsiderato coraggio.
Per due terzi del film, ad ogni modo, si assiste a una pellicola prettamente avventurosa,
che gioca sulle nostre paure ancestrali del buio e dellisolamento. Quando
lapprossimarsi al covo degli esseri si fa inevitabile, poiché quella è
lunica strada, si assiste a unescalation di macabro orrore che rasenta lo
splatter e che perdura fino alla fine del film.
Gli effetti digitali di computer grafica sono pressoché assenti, riscontrabili soltanto
di primo acchito in un improbabile svolazzo di una schiera di dubbi pipistrelli. Mirabili
invece sono i trucchi facciali degli esseri deformi e albini, degni del miglior Gollum,
dotati di una dentatura a dir poco spaventosa e da una forza sovraumana.
Il sangue prende a scorrere a fiumi, con crudeli insistenze della telecamera su
particolari raccapriccianti: sbudellamenti, accecamenti, gole tranciate sprizzanti fontane
di sangue...
Tutto fino allinsospettabile finale.
Quello che necessariamente ci dice di agire sul telecomando per rivedere le ultime scene,
sicurissimi di non aver capito oppure di aver mancato qualcosa.
The Descent è un buon film, che presenta poche pecche e molte originali scelte narrative,
prima fra tutte linsolito cast femminile per un horror movie. Il primo quarto
dora di pellicola si mostra esageratamente lungo e noioso, ma viene presto diluito
da una storia potenzialmente valida e intelligente.
Paurosamente incalzante.
Lo ricorderete.
Voto: 8