Regia: Lucio Fulci
Cast: Jennifer O'Neill, Gabriele Ferzetti, Marc Porel, Gianni Garko, Ida
Galli, Jenny Tamburi
Sceneggiatura: Lucio Fulci e Roberto Gianviti
Produzione: Italia
Anno: 1977
Durata: 95 minuti
Per merito di straordinarie doti extrasensoriali, Virginia (che vide da bambina la madre suicidarsi) durante un tragitto in auto, avverte e vede alcuni flashback di un presunto assassinio compiuto dal proprio marito, che difatti subito dopo viene arrestato. La moglie, tuttavia, riuscirà a scagionarlo, approfondendo la vicenda e sarà aiutata da altra gente interessata al caso. Dopo un susseguirsi di fatti e scoperte sempre più inquietanti, Virginia, malgrado suo, si renderà conto che ciò che vide quel fatidico giorno in auto altri non fu che una precognizione, o meglio una visione al futuro...
Giallo-Psicologico rivelazione degli anni 70, diretto con destrezza e accuratezza
dal cosiddetto artigiano dellhorror, Lucio Fulci. E dire che questultimo fu
reduce da altrettanti pellicole memorabili sulla scia del giallo, tra cui Una
lucertola con la pelle di donna", "Una sullaltra", "Non si
sevizia un paperino". Nel 1977 viene partorito Sette note in nero, un
film che va al di là dei soliti gialli dello stesso Fulci; qui oltre ad avere un
assassino che uccide e di conseguenza mura le sue vittime, abbiamo degli intrecci
piuttosto innovativi, basti pensare che la pellicola ruota attorno agli oggetti e i volti
che la nostra protagonista vede nelle sue consuete visioni, ciascuno dei quali
fondamentale per il prosieguo delle indagini. Delirante al punto giusto, il film offre
sani momenti di suspense, infarciti da alcuni effetti sonori veramente azzeccati, tra i
quali il ticchettio inquietante di un orologio, lamenti disperati, e da inquadrature ad
effetto zoom a dir poco eclatanti. Dal prologo sintuisce esplicitamente che il tema
base della pellicola è la forza extrasensoriale della protagonista, ben interpretata da
Jennifer ONeill, la quale mediante i suoi profondi e comunicanti occhi ci anticipa
ogni sua visione; da annotare anche le efficaci interpretazioni degli altri attori, tra
cui spiccano: Gabriele Ferzetti nelle vesti di un professore altamente sospettato di
essere il carnefice, e Marc Porel che interpreta Luca, personaggio fondamentale del film,
anchesso impegnato a scoprire lenigma dellassassinio compiuto
presumibilmente in passato. Buona anche la sceneggiatura (eccetto qualche buco lieve) a
cura del trio Lucio Fulci, Roberto Gianviti e Dardano Sacchetti, già curatore dello
script di di Reazione a catena, film che segnò il genere slasher-movie; anche
la fotografia gioca la sua parte e il merito va al diligente lavoro di Sergio Salvati, che
mette in primo immagini luminose, che sfocano in occasione dei vaghi flashback avuti dalla
protagonista. Nonostante il film sia struggente e malinconico, di scene violente e
sanguinolente se ne vedono decisamente poche; questo è sicuramente un fattore che
discosta questo film dagli altri gialli girati in precedenza (in primis Sei donne
per lassassino e "Reazione a Catena). Dopo sette note in nero
Lucio Fulci approderà allhorror-fantascientifico popolato da zombi, fantasmi, e
gatti neri, dirigendo rispettivamente Paura nella città dei morti viventi,
Laldilà, "Black cat" e il claustrofobico Quella villa
accanto al cimitero. In conclusione Sette note in nero è un cult
assolutamente da vedere, impreziosito da ottime sequenze veramente originali, da una trama
avvincente e da un finale magnificamente congegnato; non per niente questo film è
considerato uno dei migliori thriller-soprannaturali mai diretti nel nostro paese.
Voto: 8,5
(Francesco Mirabelli)