Titolo originale: Prince of
darkness
Regia: John Carpenter
Cast: Donald Pleasence, Jameson Parker, Victor Wong, Lisa Blount, Dennis
Dun
Soggetto e sceneggiatura: John Carpenter
Fotografia: Gary Kibbe
Montaggio: Steve Mirkovich
Scenografia: Daniel A. Lomino
Colonna sonora: John Carpenter, Alan Howarth
Produzione: USA
Anno: 1987
Durata: 102 minuti
Un vecchio prelato sta morendo. Un altro prete, raccogliendo le sue confessioni in punto di morte scopre che è lultimo adepto di una setta il cui compito è custodire un gigantesco cilindro pieno di liquido verde che si trova nei sotterranei di una chiesa di Los Angeles. Il prete decide allora di contattare un professore universitario perché effettui delle indagini sul liquido. Il professore si trasferisce nella chiesa con la sua equipe di studenti per un week-end di studi ed esperimenti. Ma che cosè veramente quel liquido? E' veramente possibile che sia "il male"? Come è possibile che il congegno di apertura sembri chiuso dallinterno? E perché allesterno della chiesa cominciano ad ammassarsi persone che paiono trasformate in zombi?
Il signore del male unico nel suo genere specialmente per l'originalità e
l'ardire della trama, che nella sua follia blasfema (eh no, certe fondamenta del
cristianesimo proprio non ci fanno una bella figura...) potrebbe essere la summa teologica
dell'orrore metafisico. Per capirlo a fondo bisogna iniziare dalla struttura
dei titoli di testa che si alternano alle scene del film per minuti interminabili, mentre
una colonna sonora minimale scandisce i primi passi della storia: descrive le prime
relazioni tra i personaggi, suggerisce presagi, ci sottopone le farneticazioni del
professore universitario (Se anche nelluniverso cè un ordine, non è
affatto quello che avevamo in mente). Chi decida di vederlo è avvertito:
praticamente tutto il film, se si eccettua rare accelerazioni, procede a questa velocità.
Una volta radunata lequipe universitaria il resto del film si svolge nella chiesa,
nel corso di un giorno e una notte. E qui la storia si rarefà ulteriormente diventando
una lenta discesa nell'incubo. Carpenter mette molta carne al fuoco, usa spesso la parola
più che le immagini per mettere in allarme lo spettatore (si veda ad esempio la scena
della traduttrice che scrive al computer le parole dell'entità malefica) e abbozza
soltanto alcune spiegazioni, che tra l'altro pongono quasi più domande di quanto non
diano risposte. D'altronde ciò è coerente con quanto accade ai suoi personaggi i quali
capiscono solo marginalmente quello che succede e infatti la stessa "soluzione"
della storia è quasi casuale.
Altra cosa un po' spiazzante: "Il signore del male" è un film stranamente
corale, in cui si fatica a trovare un vero e proprio protagonista (cè ma viene
inquadrato in tutto cinque minuti più degli altri), frammentario perché la cinepresa si
sposta continuamente da una situazione ad unaltra, da un discorso allaltro, da
un paesaggio irreale ad un sogno, forse, reale.
In conclusione, pochi effetti speciali (ma abbastanza truculenti) e molta suspense per un
film al limite della categoria dei B-movies che certamente ha fatto epoca.
Un po' confuso forse, magari anche un po' invecchiato, ma di certo straordinariamente
affascinante.
Voto: 10
(Massimiliano Prandini)