Titolo originale: Lifeforce
Regia: Tobe Hooper
Cast: Steve Railsback, Peter Firth, Frank Finlay, Mathilda May, Patrick
Stewart, Michael Gothard, Nicholas Ball, Aubrey Morris, Nancy Paul, John Hallam, John
Keegan, Chris Jagger, Bill Malin, Jerome Willis, Derek Benfield
Soggetto: Colin Wilson
Sceneggiatura: Dan O'Bannon
Produzione: Gran Bretagna
Anno: 1985
Durata: 100 minuti
La cometa di Halley, di passaggio vicino alla Terra, è oggetto di studio da parte di un gruppo di scienziati a bordo dello shuttle Churchill. Nella coda del corpo celeste gli studiosi individuano la presenza di un misterioso oggetto che, dopo un'attenta analisi, risulta essere una gigantesca astronave aliena. Usciti in esplorazione, il colonnello Tom Carlsen e i suoi colleghi, trovano all'interno della nave alcune bare di cristallo contenenti tre umanoidi ibernati, una donna e due uomini. Dopo aver caricato le bare a bordo del Churchill, ad uno ad uno, tutti i membri dell'equipaggio muoiono in circostanze misteriose. Passano i giorni e dalla Terra viene inviata una squadra di soccorso per salvare gli eventuali superstiti ma nessuno è sopravissuto tranne i tre umanoidi. Portati a Londra per essere studiati, questi strani alieni (copie perfette di splendidi esseri umani) si risvegliano dal loro torpore e cominciano ad uccidere mostrando ciò che veramente sono: vampiri che succhiano non il sangue ma l'energia vitale delle proprie vittime, coloro che vengono morsi si trasformano a loro volta in ripugnanti cadaveri-vampiri. In breve tempo Londra piomba nel caos più totale.
Diretto da Tobe Hooper, già autore di piccoli capolavori quali "Poltergeist" e
"Non aprite quella porta", "Space Vampires", pur rimanendo un ottimo
film che mixa in modo perfetto fantascienza e horror, è un'opera che si ispira
chiaramente a due grandi produzioni precedenti ossia "Alien" e
"Dracula". I punti in comune si notano soprattutto nella prima parte del film
infatti l'esplorazione della astronave fantasma, la scoperta di una razza aliena ostile,
l'atmosfera claustrofobica dello shuttle, sono tutti elementi che non possono che
ricordare lo splendido film di Ridley Scott.
Invece per quanto riguarda il romanzo di Bram Stoker, non sono i vampiri a richiamarlo
alla memoria (come è ovvio pensare) ma il viaggio senza ritorno del Churchill che ricorda
il vascello di Dracula durante l'allucinante tragitto dalla Transilvania all'Inghilterra;
la somiglianza è evidente: in entrambi i casi la nave-astronave vaga senza
pilota-capitano nello spazio-mare, un alieno-vampiro stermina tutto l'equipaggio e approda
a Londra per seminare morte e terrore. Siamo di fronte ad un plagio o ad una suggestiva
citazione?
Io personalmente ritengo più esatta la seconda possibilià, anche perchè "Space
Vampires", che rimane indubbiamente un buon film, attinge sì da vecchie idee ma le
rielabora a modo suo offrendo nuovi interessanti spunti narrativi, e forse il merito va
anche alla sceneggiatura di Dan O'Bannon, autore e regista di alcuni cult movie tra cui
"Il ritorno dei morti viventi".
Molto belle le scenografie sia degli interni che gli esterni di Londra caratterizzati da
tinte cupe (ad essere sinceri forse anche troppo).
Gli effetti speciali? Ottimi! Infatti nonostante siano datati 1985 fanno ancora oggi il
loro mestiere, sono da ammirare i fantastici e inquietanti vampiri "rinsecchiti"
che si muovono come indemoniati.
Infine è d'obbligo spendere due parole per la splendida "space girl" Mathilda
May. Forse il mio giudizio non sarà obiettivo in questo caso, sarà perchè sono un
maschietto, sarà che questa vampira dal fisico statuario gira nuda per tutto il film, ad
ogni modo ho apprezzato la sua interpretazione!
Voto: 8,5
(Alessandro Balestra)