Titolo originale: Nosferatu,
eine Symphonie des Grauens (Nosferatu, una Sinfonia degli Orrori)
Regia: Friedrich Wilhelm Murnau
Pellicola: muto, bianco e nero
Produzione: Germania, Prana Film
Cast: Max Schreck, Alexander Granach, Gustav Von Wagenheim, Greta
Schroder
Sceneggiatura: Henrik Galeen, ispirato dal romanzo Dracula di
Bram Stoker
Anno: 1922
Durata: 96 minuti
La storia è nota; il conte Orlock, Nosferatu, necessita del sangue dei vivi per
sopravvivere.
Egli giunge nella cittadina tedesca di Wisborg, dove ha acquistato alcune proprietà,
servendosi del giovane Hutter, impiegato presso il sensale Knock.
Hutter è reduce da un terribile viaggio in Transilvania, dove è stato ospitato appunto
nel castello di Orlock.
A bordo della nave Demeter, con la quale il conte Orlock viaggia, vi è un
carico di bare piene di ratti, che lo aiutano a seminare pestilenze e morte a Wisborg.
Questo fino a quando Ellen, la giovane e bella moglie di Hutter, non sacrifica la sua vita
al mostro, trattenendolo fino alle prime luci dellalba.
La luce, infatti, distrugge il Nosferatu, polverizzandolo.
MAX SCHRECK, L'ATTORE VAMPIRO
Chi era il misterioso Max Schreck? A 100 anni dall'uscita di "Nosferatu", capolavoro del cinema muto horror, questo saggio scritto da Eleonora Della Gatta, tenta di svelare i segreti del sinistro Max Schreck. Leggi ora!
Nosferatu di Murnau rappresenta il salto di qualità dellindustria cinematografica
dellepoca, che si era peraltro già cimentata con la figura del vampiro in una
quindicina di film (a partire dallamericano Il vampiro della costa, del
1909, fino allungherese Drakula del 1921, del regista Karoly Laithay).
Ma la pellicola di Murnau rappresenta un caso unico e di certo inimitabile, nonostante gli
emuli ed i rifacimenti (vedi Nosferatu, Phantom der Nacht - Nosferatu,
il Principe della Notte, del 1979, di Werner Herzog, con Klaus Kinski).
Innanzitutto perché il romanzo di Stoker viene qui riproposto, per la prima volta, in
chiave espressionista.
La figura del conte Orlock, infatti, rappresenta il Male fisico ma soprattutto quello
spirituale, che si scontra con il Bene.
Un essere lugubre e malsano che genera disgusto e orrore negli umani, quasi
unallegoria (parafrasando il titolo originale).
Se in alcune scene, infatti, il Nosferatu non è presente materialmente, la sua presenza
si avverte comunque con una certa ansia, e magari si intravede la sua agghiacciante ombra
che sale le scale.
Il film venne girato in esterni, a Brema e nelle cittadine medievali sulle rive del Reno.
Murnau inventò alcuni suggestivi trucchi filmici, per esempio, montando alcune sequenze
in negativo (come quella della carrozza con i cavalli fantasma); si ottennero effetti
gotici, considerando lepoca.
Il look del Nosferatu (calvo, pallido, con orecchie a punta e artigli) fu anchesso
una novità, frutto della collaborazione fra Murnau e Max Schreck, il protagonista.
Schreck (in tedesco significa terrore) fu considerato per lungo tempo un
personaggio misterioso, intrappolato suo malgrado nelliconografia dellorrore.
Il nome del vampiro fu cambiato in Nosferatu, che in lingua rumena significa appunto il
non spirato, per aggirare il problema dei diritti dautore (anche tutti
gli altri nomi dei personaggi furono cambiati).
Nonostante questo, la vedova dello scrittore Bram Stoker, autore di Dracula, trascinò il
regista Murnau in tribunale.
Nel 1925, ella ottenne che le copie del film venissero distrutte; per nostra fortuna,
questo non è mai successo.
Voto: 8/9
(Sara Palladino)