Titolo originale: Corpse
Bride
Regia: Tim Burton, Mike Johnson
Voci originali: Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Emily Watson, Albert
Finney, Joanna Lumley, Richard E. Grant, Christopher Lee
Produzione: Gran Bretagna
Anno: 2005
Genere: Animazione
Durata: 75 minuti
Victor e Victoria sono promessi sposi per volere dei genitori, quelli di lei, nobili decaduti e quelli di lui, commercianti arricchiti. Durante le prove del matrimonio Victor combina un guaio dietro laltro e alla fine fugge per la vergogna, facendo comunque innamorare la sua promessa sposa. Si ritrova nel bosco a provare la formuletta che deve imparare a memoria infilando l'anello in un ramo che spunta dal terreno. In realtà quel ramo è il dito del cadavere di una promessa sposa, Emily, morta prima di convolare a nozze, che improvvisamente si rianima e reclama Victor come suo legettimo sposo.
Dopo più di un decennio da quel piccolo gioiello che è stato Nightmare Before
Christmas, il cappellaio magico Tim Burton, uno dei pochi ad aver
mantenuto la propria identità e integrità anche allinterno dello star system di
Hollywood, si è cimentato nuovamente nellanimazione dei suoi pittoreschi personaggi
di plastilina. E ne è uscito ancora una volta uno splendido regalo. Un regalo per tutti
noi, bambini un po cresciuti di trenta o quarantanni, ma anche per i più
piccini, ai quali viene data la possibilità di entrare in contatto, magari per la prima
volta, con un mondo e una realtà della vita (come lo è la morte), alquanto
ostica. Un film danimazione che parla di morte ma adattissimo a un
pubblico infantile, più di quanto non lo siano certe mega produzioni di colossi come
Disney & Co, sempre più intente ad accaparrarsi i favori degli adulti.
Ne La sposa cadavere loscurità è elemento fondamentale, ma la natura
umana è il risultato dei contrasti tra la vita e la morte, tra la luce e il buio.
Impossibile scinderli, nella vita come nellarte, ed è per questo che il regista, in
tutta la sua produzione, utilizza gli opposti e cerca di individuare il sottile confine
che esiste tra gli estremi.
Si può tranquillamente affermare che Burton sia il più grande creatore di fiabe gotiche.
La sposa cadavere, ispirata da una favola tradizionale russa, sotto alcuni punti di vista,
è addirittura più affascinante di Nightmare Before Christmas (opinione personalissima
dal momento che non amo particolarmente i musicals): il triste mondo dei vivi è
rappresentato da colori spenti che virano al grigio e al blu (blue in lingua anglosassone
vuol dire proprio tristezza), mentre il mondo dei morti è un'esplosione di colori e i
personaggi sono gioiosi e pieni di "vita". Un tema caro al regista, già
proposto in una delle sua prime pellicole, lirriverente Beetlejuice.
Rispetto allillustre predecessore, le parti musicali sono ridotte ed essenziali,
mentre la struttura narrativa ha maggiore rilievo. La storia è semplice, il finale forse
scontato, ma questo è un elemento quasi superfluo che, anzi, palesa una scelta di Burton,
volto a raccontare nel più semplice e comprensibile dei modi una fiaba. L'atmosfera di
impareggiabile poesia che pervade il film dal primo all'ultimo minuto è più che
sufficiente per motivarne la visione.
Se da piccoli non avevate paura del buio, guardatelo. Se invece, come me, avevate paura
del buio, guardatelo lo stesso.
Voto: 8
(Davide Battaglia)