Titolo originale: The evil
dead
Regia: Sam Raimi
Cast: Betsy Baker, Bruce Campbell, Barbara Carey, Hal Delrich, Philip A.
Gillis, Cheryl Guttridge, David Horton, Ellen Sandweiss, Dorothy Tapert, Theresa Tilly
Sceneggiatura: Sam Raimi
Fotografia: Tim Philo
Produzione: USA
Anno: 1981
Durata: 85 minuti
Cinque ragazzi si apprestano a trascorrere un week-end in una baita di montagna. Dopo aver percorso in auto strade tortuose, ponti pericolanti e zone isolate giungono finalmente a destinazione. Mentre i giovani cenano in tutta tranquillità una botola nel pavimento si spalanca all’improvviso aprendo un passaggio che porta ad uno scantinato. I due maschi del gruppo scendono per un sopralluogo e trovano il Libro dei Morti e un registratore audio. Tornati di sopra i ragazzi ascoltano quel nastro che apparteneva molto probabilmente al vecchio proprietario della dimora. La voce incisa in quella cassetta parla di un libro in grado di svegliare delle forze oscure e irreali e successivamente recita una formula in una lingua antica. Da quel momento inizierà l’incubo dei protagonisti che, uno ad uno, si tramuteranno in mostri assetati di sangue.
Esordio assoluto del regista Sam Raimi, “La Casa” è confezionato come un
viaggio nel gore più puro, molto veloce e per stomaci forti; ripetute infatti sono le
immagini di sangue, decomposizioni, oggetti che penetrano nella carne, corpi fatti
letteralmente a pezzi. Una particolarità di questo film è lo “sfruttamento
illogico” dello spazio a disposizione; quella che a prima vista sembrava una casetta
di montagna in realtà nel film diventa un vero e proprio labirinto con una miriade di
stanze. La pellicola vede inoltre concretizzarsi l’inizio di un mito che oltre ad
apparire nei successivi episodi diventa anche protagonista di parecchi videogiochi
dedicati a “La Casa”, questo personaggio è Ash (Bruce Campbell) che alla fine
resta solo a lottare contro i suoi amici trasformati in morti viventi. Risulta quasi
incredibile il successo di questo personaggio che non ha le caratteristiche di altre icone
horror (come Jason, Freddy ecc…) in quanto debole e piuttosto pauroso, ma forse a
renderlo amato e positivo è proprio la sua capacità di tirare fuori il coraggio nelle
situazioni disperate. Costato quasi una nullità rispetto ai grandissimi incassi che ha
ottenuto, questo film è diventato un culto del genere horror. Uno dei pochi che riesce a
trasmettere inquietudine e paura con continui colpi di scena improvvisi, gli inseguimenti
con le soggettive dei demoni e soprattutto le ambientazioni a dir poco terrificanti.
Assolutamente da vedere.
Voto: 9
(Fabrizio Giansante)