La Casa - Il risveglio del Male

Titolo originale: Evil Dead Rise
Regia: Lee Cronin
Cast: Lily Sullivan, Alyssa Sutherland, Morgan Davies, Gabrielle Echols, Nell Fisher
Sceneggiatura: Lee Cronin
Produttore: RobTapert
Produttori esecutivi: Sam Raimi, Bruce Campbell
Produzione: New Line Cinema Renaissance Pictures Pacific Renaissance Wild Atlantic Pictures
Distribuzione italiana: Warner Bros
Produzione: USA, Irlanda, Nuova Zelanda
Anno: 2023
Durata: 97 minuti

Recensione

Un ritorno in grande stile alla saga di Evil Dead
Nei cinema italiani, il 20 aprile è uscito finalmente uno dei prodotti horror più attesi del 2023. Stiamo parlando de “La Casa – Il Risveglio del Male” (titolo originale “Evil Dead Rise”).
Un film che, da quando ne era stata annunciata la produzione, aveva fatto tremare i polsi a molti fan del franchise de “La Casa”. Un timore alimentato da una parte dall’abbandono definitivo di Bruce Campbell dal ruolo dell’eroe Ash Williams; dall’altra dal ricordo del remake, che nel 2013 divise gli Horror Nerd tra chi lo aveva apprezzato e chi letteralmente ripudiato.
Beh, state tranquilli: Lee Cronin ce l’ha fatta! Con “La Casa – Il Risveglio del Male” il regista infatti è riuscito a rendere giustizia alla saga di Evil Dead, creando una pellicola non solo godibile, ma anche molto spaventosa.
Il film è ambientato in un palazzo fatiscente dove vivono la tatuatrice Ellie con i tre figli, Danny, Bridget e Kassie, a cui si aggiunge a sorpresa la sorella Beth, una roadie (una tecnica che si occupa delle chitarre durante i concerti).

Tuttavia, in seguito a un terremoto, nel parcheggio sotterraneo si apre una breccia verso una cripta segreta da cui Danny ruba il “Naturom Demonto” (il Libro dei Morti!) e alcuni vinili, dove sono recitate da un prete scomunicato le formule per l’evocazione del Demone Kandariano (le STESSE pronunciate dal professor Knowby!).
Dopo una violenta aggressione in ascensore, che rievoca lo “stupro” arboreo del primo capitolo, il Male si insinua nel corpo di Ellie, dando inizio all’incubo. Isolati e intrappolati all’interno del 14° piano, Beth e i ragazzi dovranno lottare contro la loro stessa madre, altrimenti... non vedranno una nuova alba.
“La Casa – Il Risveglio del Male” è una vera lettera d’amore al malefico universo di Raimi, piena di citazioni ed easter egg legati alla trilogia originale (e anche a qualche capolavoro dell’Horror, come “Shining”), impossibili da ignorare se siete dei fan accaniti. Non mancano neppure alcuni stralci audio originali presi dai film precedenti (vi invito a farci caso e a indovinare quali sono!).

Una cura che rispecchia non solo l’affetto di Cronin verso la saga, ma che dimostra anche quanto ne sia appassionato.
Per gli Horror Nerd veterani sarà un vero e proprio tuffo nelle atmosfere originali, in quanto non snaturate, ma celebrate.
Nel contempo però, la pellicola trova una sua dimensione, originale e indipendente, che soddisferà di certo anche i neofiti del franchise.
Nella sua semplicità, la storia intrattiene perfettamente lo spettatore, proponendo per la prima volta le vicende in un contesto urbano, lontano dai boschi (se non per un breve assaggio). Inoltre è del tutto nuova l’associazione dei posseduti raiminiani alla cristianità.

Tuttavia, questi non sono certo i demoni di “The Conjuring”: sono Deadite. Creature blasfeme che ballano tra le fiamme, marcescenti e sadiche, che puoi fermare solo facendole a pezzi (se ci riesci).
Qua si parla di veri fiumi di sangue, effetti speciali da paura e una fotografia claustrofobica, che ci regalano un bell’horror duro e puro come piace a noi. Eh, sì, anche con qualche spruzzata di “splatterstick” (ossia quando lo splatter è così surreale da regalarci un sorriso, sottogenere nato proprio con “La Casa 2”). Ma non fatevi ingannare, perché il film spaventa, ECCOME se lo fa!
A mio parere, il taglio classico della trama non lo vedo come un difetto, anzi, evita di mettere troppa carne al fuoco, permettendo alla storia di concentrare le proprio forze su poche cose, ma buonissime.
D’altronde, “La Casa – Il Risveglio del Male” è un battesimo del fuoco, dato che il film non ha solo il compito di aprire il franchise di Evil Dead alle nuove generazioni, ma anche di dare il via a una possibile espansione della saga.
Ultimo ma non ultimo, molto azzeccato il cast quasi tutto al femminile con una spaventosissima Alyssa Sutherland e una potentissima Lily Sullivan, che asfaltano tutti con la loro bravura.
Che anche questo, se proprio vogliamo, è un po’ un omaggio a “La Casa”, dato che Raimi scrisse il ruolo di Ash con le tipiche caratteristiche della “final girl” anni ’80, proprio per ribaltare i ruoli di genere.
Tuttavia, neanche i giovani coprotagonisti scherzano!

Dalla sottoscritta è senz’altro approvato! Anzi, sono già pronta a una seconda visione.
Posso però immaginare cosa pensiate, che non sarà la stessa cosa senza Ash sullo schermo. È vero, mancano Sam Raimi, Bruce Campbell e Rob Tapert, che firmano solo la produzione, ma vi assicuro che in “Evil Dead Rise” si respira aria di casa (e non è solo un gioco di parole), ed è questa la cosa più conta!
Che dire... Bentornati a casa!
PS. Se siete veri appassionati della saga de “La Casa”, vi segnalo “Evil Dead. Un viaggio nel regno del male”, il saggio che Emanuele Crivello, gestore della pagina Evil Dead Italia, ed io abbiamo scritto a quattro mani, dedicato al mondo di Evil Dead a 360°, ora in versione Deluxe.
Un viaggio all’interno del mito de “La Casa”: dal concepimento dei film a quello della serie TV, dal remake al mondo del fandom italiano, per passare ai gustosi retroscena e a interviste inedite fatte ai protagonisti del franchise.
Voto: 9

Anna Silvia Armenise è un’autrice e sceneggiatrice emergente, dedita soprattutto al genere horror.
Come autrice, ha pubblicato il saggio Evil Dead – Un viaggio nel regno del Male (2019), scritto insieme al collega Emanuele Crivello, e Joe Dante – Master of horror (2019), saggio collettivo, per la casa editrice Weird Book; la storia La notte degli Streghi, sceneggiata e illustrata dalla stessa autrice, contenuta nella raccolta a fumetti Acqua di Luna (2019); le raccolte di racconti Ai confini del crepuscolo (2013) e Lacrima di tenebra (2014), pubblicati da Biblioteca di Testi Brevi, a seguito della vittoria al concorso nazionale Patrizia Brunetti; vari racconti e un saggio breve nelle raccolte collettive Emozioni in marcia (2015) e Il luogo della parola (2015), per Fara Editore, e in Z di Zombie (2016), per LetteraturaHorror.it.
Ha ottenuto, inoltre, diversi riconoscimenti letterari nel corso degli anni, come il primo posto al concorso nazionale Faraexcelsior 2015, la selezione d’onore allo storico Premio Robot nel 2016 e la selezione all’Asylum Horror Story 2020.
Dal 2015, Armenise lavora attivamente come sceneggiatrice per vari gruppi cinematografici indipendenti, per cui ha scritto cortometraggi come What you want (2015) e Within (2017), selezionato al concorso americano My Annabelle Creation e al canadese Fake Flesh Film Fest 2017.
In veste di articolista, scrive per i noti siti Scheletri.com, Non aprite questa porta e Nerdgazmo.
Infine, dal 2016 collabora con il gruppo teatrale I Delittuosi per cui scrive sceneggiature teatrali inedite per Cene con Delitto Comiche. Dalla sua penna sono nate le commedie: Il fantasma è servito, Dottor Ford! (2016),Transilvania Express (2018) e Funeral Club (2019).
Libri, film, serie tv, fumetti... è una horror nerd fatta e finita, immersa nel sangue fino alle ginocchia e con gli occhi ben puntati verso l’Abisso.