Erano
settimane che cercava di catturarlo. Gli appostamenti notturni stavano stringendo sempre
più il cerchio, e quella sera, sentendo le grida provenire dalla casa di fronte, aveva
capito che quello poteva essere il capitolo finale. Entrò dalla porta sul retro, salì le
scale di corsa e sfondò la porta dalla quale uscivano le urla disperate di una giovane.
Fermo, finalmente ti ho preso! gridò linvestigatore spianando la
pistola. Ma nella stanza non cera che una ragazza dai vestiti strappati.
Dovè Jack? le chiese scuotendola.
Lei alzò gli occhi, sorrise, e gli piantò un coltello in gola. Non Jack. Chiamami
Jacqueline.