di Autori vari - pagine 138 - Urania
Antologia, uscita per la collana Urania con il numero 658, che raccoglie cinque racconti -
di altrettanti autori - che hanno come punto in comune la presenza di creature fuori
dallordinario. Si tratta di un libro più orrorifico che fantascientifico che
propone al lettore alcune storie davvero interessanti.
A regalarcele sono due maestri del genere come Dean R. Koontz e Paul
Ernst. Il primo propone una storia (intitolata Il mistero della sua
carne) cronemberghiana che ruota attorno alle mutazioni della
carne e presenta contenuti simbolici connessi alla religione cristiana. Più in
particolare vede le gesta di un medico che rapisce un androide dotato di poteri
straordinari (resuscita i morti, guarisce da mali incurabili).
I militari, però, vogliono
distruggere la creatura in quanto ritenuta nociva per una società che conta una
popolazione assai sovraffollata. I due, braccati dalle forze del governo, si troveranno
costretti a rifugiarsi tra le nevi dellAlaska. Lobiettivo del medico è
permettere allandroide di raggiungere il massimo stadio evolutivo in modo da poter
vincere la morte; per raggiungere tale risultato, però, sarà necessario un ingente
quantitativo di carne. Questa la trama per un racconto che snocciola varie trovate
interessanti (tra esse si segnala il trasporto aereo con le persone che vengono espulse
nelletere, senza costringere gli aeroplani a fare scalo, e poi fatte calare con
lausilio di un raggio particolare) e tocca tematiche che saranno riprese da
Cronenberg e recentemente dal film Slither (vedi le mutazioni del protagonista
e la genesi delle altre creature a esso legate intellettualmente).
Paul Ernst, invece, regala con il suo Niente dalla Luna dei
momenti di pura tensione con un soggetto fanta-horror che strizza locchiolino al
famoso La cosa maledetta di Ambrose Bierce. Ci troviamo in una base lunare su
cui precipita dallo spazio una bizzarra sfera. Lunico uomo presente nella base, per
vincere la noia, decide di portare loggetto nei laboratori per poterlo analizzare.
Un attimo di distrazione, però, è sufficiente per gettare nello sconforto lo scienziato.
La sfera, infatti, si spacca liberando qualcosa di misterioso. Ha così inizio uno scontro
tra luomo e una creatura invisibile che metterà sotto assedio la base.
Gli altri tre racconti presenti nellantologia sono inferiori ai due sopraelencati,
ma presentano delle peculiarità alquanto bizzarre. Sotto questo punto di vista non si
può non citare Beati i mansueti di G.M. Glaskin - autore praticamente sconosciuto, che al di là dellopera in questione non ha
pubblicato altro in Italia. In questo racconto, infatti, si assiste a delle descrizioni di
indubbio effetto che vedono in azione delle pecore smilze diventate improvvisamente
cannibali e poi così carnivore da rendere necessaria levacuazione dellintera
Australia (!?). In sostanza un racconto apocalittico come dimostra la copertina del libro,
curata dallolandese Karel Thole, dedicata proprio a questo elaborato.
Ancora horror nel racconto di Sterling Lanier (autore che conta molte
pubblicazioni nella collana Urania, compresa unintera antologia a suo nome) con una
storia (Lisola delle tartarughe) contaminata da
venature avventurose, in cui un militare si trova costretto a fronteggiare degli indigeni
mutanti di unisola del Pacifico. A caratterizzare il racconto di Lanier sono le
gustose descrizioni di una foresta avvolta da vapori sulfurei e da nebbie, con foibe da
cui emergono esseri mostruosi.
Chiude lantologia il racconto Nada di Thomas
Disch, altra vecchia conoscenza per gli amanti della collana Urania, che propone
lopera meno interessante del lotto e più tipicamente fantascientifica in cui una
maestra scoprirà qualcosa di sconcertante sulla natura di una sua allieva.
In definitiva unantologia con cui passare qualche ora di svago grazie a racconti nel
complesso più che sufficienti.
Voto: 6,5
[Matteo Mancini]
Incipit (dall'introduzione)
Pecore nella fantascienza? Non cè niente da ridere, se si pensa che in
Australia i mansueti animali sono quasi 200 milioni contro i 13 milioni di uomini, e che
un piccolo fattore nuovo potrebbe rendere questa sproporzione estremamente
pericolosa.
E che cè di più lento e innocuo delle tartarughe? Eppure i pesanti rettili,
raccolti a migliaia in unisola del Pacifico, sono capaci di visioni dincubo.
E la Luna non è forse arida e deserta, un noiosissimo punto di soccorso lungo le
autostrade cosmiche, dove non succede mai niente? Ma anche qui, per un attimo abbagliante,
cè qualcosa da vedere; come cè qualcosa nei disegni
di una bambina immigrata da Portorico, grassa e un po ritardata; e come cè
qualcosa (di troppo umano? Di divino?) nel primo androide che esce dal
laboratorio e che nessuno può fermare nella via della perfezione.