di Herbert G. Wells - pagine 96 - euro 0,52 - Gruppo Newton
Edoardo Prendick, dopo un travagliato viaggio in mare, naufraga su una misteriosa isola vulcanica sulla quale vive il dottor Moreau, uno scienziato senza scrupoli esiliato dalla propria terra a causa dei terribili esperimenti che praticava sugli animali. Prendick scopre con orrore che gli abitanti dell'isola non sono altro che abominevoli creature forgiate dalla follia di Moreau.
Con il passare del tempo però, questi animali trasformati in grotteschi esseri umani, ritornano ai loro primitivi istinti bestiali per ribellarsi al loro creatore. "L'isola del dr. Moreau" è sicuramente un classico della narrativa fantastica, un bellissimo romanzo creato dall'esperto Wells, già autore di altre splendide opere di questo genere. Da leggere! Voto: 8,5
Incipit
Il primo febbraio dell'anno 1887, il piroscafo Lady Vain andò
perduto in una collisione con una nave alla deriva a circa 1° di latitudine sud e 107°
di longitudine ovest.
Il 5 gennaio del 1888, ossia undici mesi e quattro giorni dopo, mio zio Eduardo Prendick,
un modesto gentiluomo che doveva essersi imbarcato a bordo del Lady Vain a Callao
e che si credeva perduto 5° 3' di latitudine sud e 101° di longitudine ovest, fu
raccolto da un canotto il cui nome era illeggibile, ma che si suppone appartenesse al
bastimento Ipecacuanha che non si era più trovato.
Egli fece un racconto così strano di se stesso e delle avventure capitategli, che lo si
suppose demente. In seguito, anzi, ammise che la sua mente era rimasta scossa fin dal
momento in cui era scampato al naufragio del Lady Vain. Il suo caso era stato
classificato dai fisiologi del tempo come un curioso caso di mancanza di memoria cagionato
da sforzi fisici e mentali. Il racconto che segue, fu trovato fra le sue carte dal
sottoscritto, suo unico nipote ed erede; esso però non era accompagnato da nessuna nota
che accennasse ad un desiderio di pubblicazione.
La sola isola che esista nella regione dove mio zio fu raccolto, è l'Isola di Noble, una
piccola isoletta vulcanica, disabitata. Fu visitata nel 1891 da Lord Scorpion. In seguito
vi approdarono anche dei marinai, ma non vi trovarono nulla di vivo, all'infuori di certi
singolari vermi bianchi, e di alcuni porci, conigli e topi, di forma particolare. Nessun
esemplare di questi potè essere catturato. Perciò il racconto che segue, non ha potuto
avere alcuna conferma circa i suoi particolari più essenziali.
Detto ciò, al sottoscritto sembra che non esista alcun pregiudizio nel rendere pubblico
questo strano racconto, ma anzi credo che ciò risponda alla volontà di mio zio.