di Paulo Coelho - pagine 170 - euro 13,43 - Bompiani
Viscos è un solitario borgo di montagna senza futuro, ormai destinato a scomparire dalle cartine geografiche e dalla memoria delle persone. La monotona esistenza dei 281 abitanti cambia radicalmente quando un misterioso individuo giunge in paese; costui, tramite l'incolpevole collaborazione di una ragazza del villaggio, Chantal Prym, darà inizio ad un diabolico gioco che coinvolgerà tutte le persone di Viscos, demoni ed angeli compresi.
"Il Diavolo e la Signorina Prym" oltre ad essere una suggestiva fiaba nera che racconta l'eterno conflitto tra Bene e Male, è anche un'interessante analisi della mente umana e di quanto sia sottile la linea che separa i "buoni" dai "cattivi". Voto: 8,5
Incipit
Da quasi quindici anni, la vecchia Berta si sedeva tutti i giorni davanti alla porta. Gli
abitanti di Viscos sapevano che, generalmente, le persone anziane si comportano così:
sognano il passato e la gioventù, contemplano un mondo di cui non fanno più parte,
cercano ogni scusa per chiacchierare con i vicini.
Berta, però, aveva una ragione per stare lì. Ma quella mattina, quando vide lo straniero
risalire la ripida stradina e dirigersi verso l'unico albergo del paese, seppe che la sua
attesa era terminata. L'uomo non era come lo aveva immaginato tante volte: i suoi abiti
erano consunti dall'uso, aveva i capelli più lunghi del normale e avrebbe dovuto farsi la
barba.
Era arrivato con un compagno: il diavolo.
"Mio marito ha ragione," si disse Berta. "Se non fossi
stata qui, nessuno se ne sarebbe accorto."
Era assolutamente incapace di calcolare le età, perciò valutò che l'uomo avesse tra i
quaranta e i cinquant'anni. "Un giovane," pensò, usando un riferimento che solo
i vecchi riescono a capire. Si domandò tacitamente quanto tempo sarebbe rimasto lì, ma
non giunse a nessuna conclusione: forse poco, visto che aveva con sè solo un piccolo
zaino. Era probabile che si sarebbe fermato soltanto una notte, prima di preseguire verso
una meta che lei non conosceva e che non le interessava.
Tutti gli anni trascorsi davanti alla porta di casa, seduta in attesa del suo arrivo, le
erano stati assai utili, perchè le avevano insegnato a contemplare la bellezza delle
montagne - una cosa che non aveva mai notato, per il semplice fatto che essendo nata lì
era abituata al paesaggio.
L'uomo entrò nell'albergo, come c'era da aspettarsi. Berta considerò la possibilità di
parlare con il prete di quella presenza indesiderabile, ma lui non le avrebbe dato
ascolto, dicendo che erano solo fantasie di vecchi.